Studenti portoghesi ospiti delle famiglie polesane 

Uno scambio culturale per l’istituto Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo) che riempie d’orgoglio il dirigente Amos Golinelli 

BADIA POLESINE (Rovigo) – L’IIS Primo Levi di Badia Polesine è partner del progetto Erasmus+ “Team” (Togheter-Ecology-Acceptance-Multiculturality), il cui obiettivi principali sono quelli di formare nuovi cittadini e cittadine europee, sensibili alle tematiche dell’inquinamento globale e dell’inclusione, e quello di potenziare le competenze linguistiche. Nell’ambito di tale progetto la classe 1A del Liceo Linguistico ha partecipato alla prima fase di uno scambio linguistico con alcuni alunni ed insegnanti provenienti dalla scuola “Ana Maria Ferreira Gordo” di Crato in Portogallo

“Il 26 Novembre -racconta Carlotta- è iniziata la nostra “avventura”. Noi studenti dell’IIS Primo Levi abbiamo avuto la possibilità di prendere parte allo scambio organizzato dalla nostra scuola. Alcuni studenti portoghesi sono stati nostri ospiti per un’intera settimana. Un’esperienza unica dal punto di vista didattico perché ha permesso di accrescere le nostre competenze linguistiche, ma anche dal punto di vista culturale perché ci ha dato la possibilità di confrontarci con abitudini diverse. Gli studenti portoghesi hanno soggiornato presso le nostre famiglie, hanno frequentato il nostro istituto, prendendo parte anche alle attività didattiche, hanno conosciuto Badia Polesine, visitando il Teatro sociale, l’Abbazia e il Municipio e altre belle città  come Ferrara, Verona e Venezia. Certo, il primo approccio non è stato semplice; eravamo tutti un po’ impacciati perché consci che la comunicazione attraverso la lingua inglese non era fluida e spontanea; anche la timidezza ha fatto da padrona per cui inizialmente ci siamo affidati molto ai nostri docenti”. 

Continua Manuel: “durante la permanenza dei nostri compagni portoghesi abbiamo partecipato tutti insieme al progetto di multiculturality, nella nostra scuola. Gli studenti portoghesi hanno ascoltato la presentazione dei nostri lavori riguardanti alcune specialità culinarie italiane e a loro volta hanno illustrato dei lavori inerenti l’organizzazione della loro scuola. Con il passare dei giorni, fortunatamente, la timidezza iniziale è venuta meno e ci siamo ritrovati amici. Tutto è diventato più semplice e naturale e anche il nostro inglese è migliorato! Presso le nostre famiglie abbiamo organizzato dei momenti di ritrovo in gruppo che ci hanno dato la possibilità di conoscerci meglio. La sensazione era bellissima perché sembrava ci si conoscesse da tempo! 

“Purtroppo -conclude Matilde- è arrivato anche l’ultimo giorno insieme qui in Italia e alla sera ci siamo ritrovati tutti per una cena in compagnia. Abbiamo riso, scherzato ma su alcuni volti è scesa anche qualche lacrima di tristezza per i saluti finali. È stata davvero una bellissima esperienza! Peccato che sia durata poco, ora attendiamo con ansia di essere noi loro ospiti in Portogallo per poterli rivedere e passare ancora un po’ di tempo insieme”.

“La presenza di alunni e docenti stranieri nel nostro Istituto – commenta soddisfatto il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – è per tutti motivo di profondo coinvolgimento; si tratta di esperienze la cui buona riuscita sta tutta nella capacità di collaborare in modo proficuo, al di là della fatica e dell’impegno, tra Istituto, in tutte le sue componenti, e famiglie.”

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