ROMA – Terza settimana di lavoro e terzo Ordine del giorno presentato alla Camera. La deputata rodigina Nadia Romeo ha presentato alla Camera dei deputati un Odg che richiama l’attenzione sulle Zone Logistiche Semplificate (Zls) e in particolare sulla Porto di Venezia Rodigino, area nata con lo scopo di potenziare lo sviluppo economico del territorio polesano attraverso possibilità attrattive di investimento.
“Dopo un anno di promesse, diventano essenziali, per assicurare che la Zls diventi realtà, l’emanazione dei decreti attuativi. E bisogna farlo con urgenza visto che la scadenza è il 15 novembre 2024. Oggi si chiedeva, viste le promesse da un anno a questa parte, di emanare con urgenza una serie di misure per garantire alle imprese di fare investimenti e quindi l’estensione delle agevolazioni previste per la Zes unica del sud sul credito d’imposta e di farlo partire da gennaio 2024 visto che c’è una finestra temporale tra l’8 maggio 2024 e il 15 novembre per evitare un vuoto normativo e operativo per le imprese che hanno iniziato i loro investimenti già nel 2023″
L’Ordine del giorno presentato dalla deputata Romeo impegnava il Governo a fare delle azioni specifiche. “E’ impossibile non prendere un impegno su quanto richiesto perché si trattava di un ordine del giorno che esprimeva una volontà di fare con urgenza quanto a parole hanno dichiarato fino a ieri”. L’odg firmato Romeo è stato accolto favorevolmente dal governo ma con la richiesta di trasformarlo in semplice raccomandazione e non come impegno.
Queste le proposte fatte da Nadia Romeo al Governo.
La prima: emanare con urgenza il decreto attuativo; la seconda: apportare le necessarie modifiche legislative per consentire l’ammissione al beneficio per gli investimenti effettuati nelle Zls a partire dal 1° gennaio 2024, in analogia al credito di imposta per la Zes unica; la terza: prorogare al 31 dicembre 2024 la scadenza per la realizzazione degli investimenti sia per le Zls che per la Zes unica, ai fini del riconoscimento del credito di imposta.
“Non posso accettare che il 29 luglio un impegno che dovrebbe essere prioritario per l’impatto economico e lavorativo che avrebbe sul nostro territorio e sull’intero Paese venga trasformato in semplice raccomandazione. Non è serio: accettare voleva dire incassare il parere favorevole di tutta l’aula senza un impegno vero e concreto. Non demorderò ma la maggioranza se c’è deve battere un colpo altrimenti rimarranno solo parole e soprattutto una grande opportunità persa” ha dichiarato la deputata polesana.
IL QUADRO NORMATIVO
L’istituzione delle ZLS è stata introdotta con la legge di bilancio per il 2018, con l’obiettivo di creare condizioni economiche, finanziarie e amministrative favorevoli per lo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali delle regioni più sviluppate del Centro-Nord. Le ZLS sono concepite per estendere alle imprese presenti al loro interno alcuni dei vantaggi previsti per le Zone Economiche Speciali (ZES).
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2024, n. 40, ha emanato il regolamento attuativo delle ZLS, in conformità alla normativa primaria di riferimento. Successivamente, l’articolo 13 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, ha esteso anche alle ZLS le agevolazioni fiscali per l’acquisto di beni strumentali, fino a quel momento riservate alle imprese operanti nella ZES unica.
LE AGEVOLAZIONI PREVISTE
Una delle principali agevolazioni previste è l’introduzione di un credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali, destinato alle imprese che operano o si insediano nelle ZLS. Questo beneficio, limitato alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale e nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, è concesso con un limite di spesa di 80 milioni di euro per il 2024.
Le modalità di accesso al credito di imposta, i criteri e le modalità di applicazione e fruizione, nonché i controlli volti ad assicurare il rispetto del limite di spesa, saranno definiti da un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.