Zls, a Roma per continuare quanto iniziato in Polesine

La candidata del Partito democratico Nadia Romeo sulla Zona logistica semplificata per la provincia di Rovigo, annunciata da Andrea Martella

ROVIGO – Mentre Rovigo e provincia aspettavano l’ok alla Zes, il sottosegretario al Consiglio dei Ministri Andrea Martella, a Rovigo, ne aveva annunciato la bocciatura da parte del governo Conte, ma contemporaneamente l’introduzione di una misura simile, denominata Zona logistica semplificata, tarata sulle necessità logistiche del polo di Marghera Mestre, ma estendibile fino ad una parte del Polesine grazie alle sollecitazioni di Confindustria.

“Uno dei primi atti del nuovo governo dovrà essere quello di dare il definitivo via libera alla Zls: il Polesine non può più attendere. Stiamo parlando di una realtà da oltre 20mila posti di lavoro stimati e da 2,4 miliardi di euro circa di investimenti” assicura la candidata del PD Nadia Romeo nel seggio plurinominale alla Camera. 

La Zona logistica semplificata in Polesine include il capoluogo Rovigo e 14 Comuni: Bergantino, Ceneselli, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Melara, Bosaro ed alle imprese che scelgono di insediarsi qui, vengono riconosciuti incentivi fiscali e procedure amministrative agevolate.

Ricordiamo – che l’idea stessa di Zls nasce all’interno del Pd. Un ulteriore segnale del legame che esiste tra il nostro partito e il nostro territorio, che costituisce uno dei punti fondamentali del nostro programma. Una opportunità che potrebbe risultare ancora più appetibile, quella della Zls, per attrarre nuovi investitori in un autunno e inverno che si annunciano preoccupanti, per quanto riguarda il costo dell’energia. In un contesto del genere, infatti, i benefici e gli incentivi riconosciuti dalla Zls appaiono a maggior ragione attrattivi”.

Si tratta ora di dare il via libera definitiva al progetto. Dovrà essere il nuovo governo a farlo. E sarebbe meglio farlo con la presenza e sotto la supervisione di parlamentari che siano espressione diretta del territorio e che siano stati candidati eletti nel collegio in cui vivono e lavorano, non ‘paracadutati’ da altre province. Da troppi anni il Polesine soffre una mancanza di rappresentanza territoriale a Roma, dove si decide il suo futuro. E’ anche per questo che il Partito Democratico ha scelto persone che siano legate al territorio al quale chiedono il voto, che lo amino, lo vivano, ne conoscano le problematiche e siano pronte ad esserne garanti” conclude Nadia Romeo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie