Il Report numero della Regione Veneto indica anche 15 decessi (uno in più), in persone dell’età media di 83,1 anni, per l’80% maschi. Sono inoltre 28 i casi confermati nei donatori di sangue 

VENEZIA – Ammontano a un totale 283 (rispetto ai 227 della scorsa settimana) i casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 161 di febbre WNF (erano 123) e 122 (erano 104) della forma neuroinvasiva. 22 in provincia di Rovigo, la prevenzione ha funzionato, discorso diverso per Padova a quota 135.

Sono questi i dati contenuti nel bollettino numero 8 di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso oggi dalla Direzione regionale Prevenzione.

Il Report numero 8 indica anche 15 decessi (uno in più), in persone dell’età media di 83,1 anni, per l’80% maschi.

Sono inoltre 28 i casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione.

La febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.

Il bollettino contiene anche i conteggi di altre virosi: la febbre Dengue fa registrare 17 casi (uno in più), tutti provenienti da Paesi esteri (Brasile, Cuba, Kenya, Maldive, Sri Lanka Thailandia e Togo). Il Toscana Virus conferma i 3 casi precedenti, tutti segnalati dalla provincia di Padova. Nessun caso, infine, di Chikungunya, Zika e Usutu.

La situazione della provincia di Rovigo presenta un leggero aumento settimanale, passando da 18 a 22 casi totali di infezioni accertate e probabili. Nei giorni scorsi anche nel Comune di Rovigo sono state emanate due ordinanze sindacali specifiche, su indicazione dell’Ulss5, per la disinfestazione straordinaria delle aree interessate da tre residenti affetti dal virus.

L’aumento dei casi settimanali registrati nel territorio provinciale rodigino non presenta incrementi significativi, tuttavia durante la settimana è uscito il piano straordinario di contrasto alla West Nile emesso dalla Regione Veneto che ha inserito il comune di Rovigo nella zona rossa in termini di classificazione del rischio. Tale valutazione è avvenuta sulla base di criteri che considerano la presenza di zanzare o animali infetti, la presenza di almeno un caso umano e il numero di abitanti. L’adozione del piano straordinario prevede una serie di interventi larvicidi e adulticidi supplementari da realizzare entro le prossime due settimane, interventi che il Comune di Rovigo aveva già iniziato ad attuare, ne ha fornito comunicazione dettagliata all’ULSS5 che coordina nel nostro territorio il piano straordinario e si è messo a disposizione per una collaborazione organizzativa per proseguire la campagna di trattamenti. 

Estremamente importante nel territorio provinciale di Rovigo è ed è stata proprio la collaborazione ed il coordinamento di tutti i comuni con l’Ulss, che ha garantito una copertura preventiva e continuativa. Oggi di fronte ad una generale emergenza è essenziale ancora il coordinamento per interventi straordinari e l’attività di monitoraggio dell’efficacia dei trattamenti che sarà realizzata in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico.

Continua la distribuzione gratuita presso gli uffici della Sezione Ambiente in Via Badaloni 31, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, delle compresse larvicida a tutti i cittadini che ne faranno richiesta per utilizzarle nelle proprietà private.

Rimane la necessità e urgenza da parte dei cittadini di avere un atteggiamento responsabile nel cercare di prevenire le punture di zanzare vettori dei virus, in particolare nelle ore serali utilizzando vestiti coprenti, uso di sostanze repellenti anti zanzare, protezione delle abitazioni con zanzariere e sostanze fumiganti.

L’assessore Merlo ribadisce che la difesa dalla diffusione di questo virus sarà mantenuta e continuata dall’Amministrazione comunale fino a quando saranno riscontrate le condizioni di emergenza attraverso i controlli e i monitoraggi sanitari. 

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