L’opposizione ha abbandonato l’aula. Un film al quale hanno assistito non meno di 450 cittadini sui social

LENDINARA (Rovigo) – Colpo di scena all’ottavo Consiglio Comunale della gestione Zeggio, del 17 dicembre scorso, durante il quale come si sul dire “sono volati gli stracci” e l’opposizione ha abbandonato l’aula. Un film al quale hanno assistito non meno di 450 cittadini sui social.

Al punto tre dell’ordine del giorno c’era la presentazione del Documento del sindaco con cui prende il via l’esame della settima variante al Piano degli interventi.

Sono una trentina le richieste pervenute al Comune per la modifica dello strumento urbanistico, tutte in fase di istruttoria è stato spiegato dai tecnici presenti Fabio Vanin e Luca Maragno ma, il “casus belli” è stato offerto dalla proposta pervenuta per una variazione riguardante l’ex zuccherificio, rispetto alla quale il sindaco si è detto ignaro, e sulle discordanti date di ricezione delle domande.

Nonostante che Vanin avesse spiegato che le proposte sono oggetto di istruttoria in ambito urbanistico e che non saranno atti pubblici fino a quando il consiglio comunale non sarà chiamato a valutarle, all’apertura della discussione il consigliere di opposizione Stefano Borile ha lamentato la mancanza di trasparenza sulle date di ricezione delle proposte di variante.

Subito il clima si è surriscaldato, facendo emergere l’insanabile contrapposizione fra il sindaco e Borile.  Il confronto ha assunto via via un tono alterato, poi definito “vergognoso” dal consigliere Davide Bernardinello che ha cercato di spiegare le dinamiche dell’iter del dibattito sull’eventuale riqualificazione e rigenerazione degli edifici esistenti. 

Anche l’intervento tecnico di Fabio Vanin non ha sortito effetto sedativo e il consigliere Moreno Ferrari, ha rilanciato i timori della cittadinanza nel non essere informata dei progetti che il proprietario, un imprenditore vicentino nel settore della chimica, avrebbe sull’area. “È molto grave che a noi consiglieri di opposizione non sia detta la verità – ha sottolineato Ferrari battibeccando con Bernardinello – e ci sentiamo presi in giro quando un sindaco, che è anche assessore all’Urbanistica, non sappia se non c’è una richiesta che riguarda la più importante area di Lendinara”.

La minoranza, subito dopo, ha abbandonato l’aula, riservandosi di verificare la data di protocollo dell’istanza pervenuta dal proprietario dell’area dell’ex zuccherificio e la possibilità di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco qualora la proposta risultasse precedente alle dichiarazioni rese.

Ugo Mariano Brasioli

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