Viola gli arresti domiciliari, i Carabinieri lo assicurano al carcere

I militari dell'Arma che lo controllavano hanno accertato la violazione delle prescrizioni, la Procura inasprisce la misura cautelare

POLESELLA (Rovigo) – Nella giornata di mercoledì 26 giugno i Carabinieri della Stazione di Polesella, coadiuvati nelle fasi operative dai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Rovigo, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare con custodia in carcere in aggravamento della precedente misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico richiesta ed ottenuta dalla Procura della Repubblica di Rovigo, che ha coordinato le relative indagini, nei confronti di M. M., italiano 50enne di Bosaro (RO), ritenuto – in ipotesi accusatoria – responsabile di maltrattamenti in danno della compagna aggravati dall’essere stati commessi in presenza di persona minore e di lesioni in danno della compagna aggravate da uso di arma e dal fatto di essere state commesse in occasione dei maltrattamenti.

I fatti contestati in ipotesi accusatoria riguardano episodi ripetuti perpetrati in diversi anni e, tra il mese di maggio ed i primi giorni del corrente mese di giugno, intensificati con la provocazione di lesioni aggravate in danno della persona offesa che, in due circostanze, ha dovuto ricorrere a cure mediche, presso strutture ospedaliere, con prognosi di giorni 7 e giorni 30 per ferite, traumi e frattura.

Il primo provvedimento cautelare di arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, eseguito nelle scorse settimane dai Carabinieri di Polesella su delega della Procura della Repubblica di Rovigo, è stato aggravato con la custodia in carcere perché rilevatosi insufficiente in quanto l’indagato violava le prescrizioni, come riscontrato dai Carabinieri delegati ai controlli, per cui la Procura della Repubblica polesana richiedeva ed otteneva l’aggravamento della misura cautelare con l’applicazione della custodia cautelare nel carcere di Rovigo, dove il soggetto si trova attualmente detenuto.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità penale può essere accertata solo a seguito di processo con sentenza passata in giudicato sussistendo la presunzione di innocenza.

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