Uno spot per il rugby italiano, quello vero

Abner Van Reenen e Rafa Lertora tra i migliori in campo, a Rovigo 3 mila spettatori per una partita avvincente e spettacolare

ROVIGO – Domenica 12 marzo il derby d’Italia ha regalato spettacolo a 360 gradi. Un pubblico meraviglioso, la muraglia rossoblĂ¹ della Quaglio ha sospinto nell’incredibile cavalcata a tagliare il campo l’argentino Bautista Stavile. Basterebbe risentire il boato per capire che a Rovigo il rugby è molto di piĂ¹ di uno sport. Una presenza di pubblico in grande crescita, un entusiasmo contagioso, ci vorrebbero 10 derby a stagione come spot per il rugby italiano

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Invece in tribuna centrale la Federazione Italiana non c’era. Oltre al patron Francesco Zambelli, salutato calorosamente dalla dirigenza del Petrarca con Toffano e il presidente Banzato (impressionato dalla cornice di pubblico, ndr), il Questore di Rovigo Giovanni Battista Scali, molti sponsor e personalità dell’economia polesana, ma la Fir non c’era.

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E’ vero, sabato c’era stata la partita dell’Italia all’Olimpico con il Galles (LEGGI ARTICOLO), ma è un segnale preoccupante. Peccato, non sanno cosa si sono persi. C’era invece l’ex Davide Ruggeri, ora alle Zebre, il fascino del derby.

Se la Rai ha giustamente premiato Tuva, decisivo nelle azioni da meta del primo tempo, il premio andrebbe equamente diviso con Rafa Lertora e Abner Van Reenen. Il primo è cresciuto notevolmente, è andato vicino anche alla doppietta personale, ma il Tmo gli ha negato la prima marcatura. Consistente in attacco e in difesa, arrivato a Rovigo da perfetto sconosciuto, si è guadagnato la stima dello staff tecnico e del pubblico.

Per Abner Van Reenen bisogna aprire un capitolo a parte. Arrivato perchè scelto da Allister Coetzee nel ruolo di mediano d’apertura, è stato spesso ingabbiato in un piano di gioco che poco gli si addice. Il sudafricano è un istintivo, ha mezzi fisici impressionanti, è chiaramente un primo centro. 

Alessandro Lodi ci aveva visto lungo giĂ  la scorsa stagione, purtroppo non c’è stata la possibilitĂ  di provarlo prima. Nel secondo tempo del derby numero 175 Abner Van Reenen ha trovato un poderoso break di 50 metri bevendosi la difesa petrarchina, è mancato solo l’ultimo off load per rendere l’azione memorabile. Poi quell’esultanza rabbiosa sotto la Quaglio nell’azione decisiva che consente al Rovigo di ritornare in possesso dell’ovale, mostra i muscoli, si libera di un peso, anzi di un macigno. Si porta ancora addosso la croce dello scudetto perso a Parma contro il Petrarca, intanto ha scacciato i fantasmi ‘tuttineri’, per la rivincita dovrĂ  attendere fino a maggio, anche se la strada è ancora lunga.

Un derby vinto (34-27) che dà credibilità al progetto della FemiCz, contro un Petrarca così forte non era scontato.

Giorgio Achilli

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