ROVIGO – Una mozione per il prossimo Consiglio comunale del 6 marzo 2025 proposta dai consiglieri Diego Crivellari (Pd) ed Elena Biasin (Civica per Rovigo) sottoscritta dai colleghi Andrea Borgato, Federico Frigato, Palmiro Franco Tosini, Edoardo Gaffeo, Roberto Tovo, Matteo Masin, Enrico Crivellaro ed Elena Rossi.
La proposta è quella di dichiarare Rovigo “città antifascista” e di introdurre una clausola antifascista nei regolamenti del Comune di Rovigo.
Secondo i firmatari “l’apertura di sedi e la presenza in città di organizzazioni neofasciste porterebbe ad esasperare un clima di odio e divisione, minando la convivenza civile e promuovendo, soprattutto tra i giovani, la diffusione di posizioni politiche che incitano alla violenza, al razzismo e alla discriminazione”.
Le clausole antifasciste da inserire nei regolamenti comunali prevedono che “chiunque richieda concessioni o utilizzi beni e spazi pubblici debba riconoscersi esplicitamente nei principi della Costituzione Italiana, ripudiando il fascismo e ogni forma di totalitarismo e condannando l’uso di ogni forma di violenza”.
Le motivazioni addotte per far votare dall’aula le modifiche dei regolamenti comunali sono che l’apologia del fascismo, la propaganda e la promozione di ideologie di stampo fascista o neofascista, si pongono da sempre in aperto contrasto con i principi fondamentali della Costituzione e con le leggi (Scelba, Mancino) che colpiscono l’incitamento all’odio razziale, culturale e religioso.
Inoltre “dichiarare Rovigo una città antifascista e inserire una clausola antifascista nei diversi regolamenti si pone oggi come un chiaro atto di difesa dei valori della Resistenza, della democrazia e del rispetto dei diritti umani. Un impegno istituzionale che, nello stesso tempo, potrà rappresentare un messaggio di grande impatto contro ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza” concludono Crivellari e Biasin.