LENDINARA (Rovigo) – L’apertura del 357° settembre lendinarese (presentato al centro commerciale base il 26 agosto scorso) è stata affidata alla celebrazione del 170° anniversario della fondazione della Casa Albergo.
La cerimonia è iniziata con la concelebrazione presieduta dal Vescovo Pierantonio Pavanello, seguita dalle riflessioni della presidente Tosca Sambinello e dalle conclusioni del sindaco Luigi Viaro.
Alle celebrazioni erano presenti anche la vice Prefetto Rosa Correale, il Direttore dei Servizi Socio Sanitaridell’Ulss Polesanadr. Marcello Mazzo, il presidente della Conferenza dei sindaci Luca Prando,l’assessore Franco Fioravanti, il direttore della struttura Vittorio Boschetti, diverse autorità di pubblica sicurezza (un rappresentante della Questura), militari e, come ha sottolineato la Presidente Sambinello, “…finalmente con molti ospiti e i loro familiari presenti”.
“Quest’anno per noi è molto particolare – ha esordito la numero uno della Casa – perché la nostra struttura compie 170 anni, un traguardo di tutto rispetto che abbiamo voluto celebrare degnamente perché siamo convinti che la vecchiaia non sia una malattia ma una condizione dell’anime”. Quella della Casa albergo di Lendinara è una storia lunga, dunque, durante la quale l’attenzione per i bisognosi ed i fragili non è mai mancata, anche nelle contingenze più drammatiche, com’è stata la pandemia del covid-19. Immancabile è stato anche il ringraziamento dei vertici all’impegno profuso dal personale tutto.
L’attenzione inevitabilmente è poi scivolata sulle difficoltà della gestione, aggravate prima dal fattore pandemico e ora dalle conseguenze dell’inflazione galoppante. “Speriamo che Chi governa trovi rapidamente delle soluzioni – ha concluso la Sambinello – per evitare il tracollo delle strutture come la nostra e per non mettere a repentaglio il benessere degli anziani”.
Anche il primo cittadino Viaro, nel suo intervento, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza della Casa albergo per la comunità di Lendinara, consapevoli però che “…le difficoltà ci sono, anche se fin qui l’attenzione dell’Amministrazione comunale non è mai mancata”. Il richiamo finale di Luigi Viaro è stato alla concretezza: “Bene le celebrazioni, bene i ringraziamenti istituzionali, però dopo i discorsi servono le azioni con le quali si alimenta la solidarietà e la cultura del dono”.
A conclusione della cerimonia c’è stata l’inaugurazione della mostra fotografica curata anche quest’anno dal Centro Documentazione Polesano. Molto interessati sono parsi i pannelli espositivi che raccontano la storia di questa gloriosa Istituzione, nata nel 1852 ma, come scriveva lo storico Pietro Cappellini, preceduta sin dal 1540 da un “Ospitale per le vedove, ubicato in via Maggiore e gestito dalla parrocchia di Santa Sofia”. Nella Lendinara del sedicesimo secolo esisteva anche “Una casa dei poveri …nullatenenti”. Finchè nel 1872 col lascito testamentario di Paolo Fasiol venne costituito un fondo gestito dalla Commissione di beneficienza della città, col quale si pensò alla realizzazione della Casa di ricovero inaugurata il 29 agosto 1852, di cui oggi si è festeggiato il 170° anniversario.
Ugo Mariano Brasioli
