BAIDA POLESINE (Rovigo) – L’IIS Primo Levi di Badia Polesine ha concluso la prima fase del modulo “Un murales per la nostra scuola” inserito all’interno del progetto “Artistica-Mente: IIS Primo Levi e Creatività” finanziato con i Fondi Strutturali Europei (FSE+) – Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027.
“Attento ai bisogni degli alunni, il progetto promuove un approccio all’arte come linguaggio universale foriero di buoni valori e principi e intende creare opportunità di espressione e condivisione che sappiano far emergere i mondi interiori, le speranze, i timori e i sogni degli studenti. – commenta il prof. Michele Lionello, uno dei coordinatori del progetto – Punto forte del progetto è il desiderio di dar voce anche a chi nel quotidiano contesto scolastico resta nell’ombra, promuovendo l’inclusione e l’affermazione anche di quei ragazzi affinché, con la musica, la danza, il teatro, la scrittura, l’arte e la fotografia possano sentirsi parte integrante dell’Istituto”.

Il progetto è strutturato in 7 moduli formativi articolati in modo che gli studenti possano essere i veri protagonisti di processi che, attraverso l’intervento di esperti professionisti, li accompagnino, stimolando la loro creatività, a condividere le loro passioni, ad ideare e a realizzare prodotti, eventi e spettacoli aperti alla realtà circostante l’Istituto di appartenenza, al fine di creare un dialogo costante e significativo tra istituzione scolastica, studenti, famiglie e territorio. Obiettivo del progetto è dunque quello di potenziare competenze, inclusione e socialità nei giovani che, attraverso molteplici linguaggi comunicativi, riescano a comprendere, analizzare ed affrontare positivamente il mondo in cui vivono, sperimentando e condividendo con i coetanei e con gli adulti i loro punti di vista e le loro idee. La prima fase di questo progetto artistico si è conclusa con l’inaugurazione dell’opera realizzata all’interno della sede Balzan, in attesa di iniziare l’attività presso la sede Einaudi, che prevede la realizzazione di un murales sul muro esterno, che affaccia in via Benemeriti del Lavoro. Tra gli studenti che hanno partecipato al corso due studentesse hanno presentato e descritto il lavoro e il suo significato al dirigente e ai professori presenti.

“Il murale si suddivide in due zone nell’atrio della sede Balzan – racconta Irene – la prima parte, realizzata sul pilone portante difronte alla porta di ingresso, raffigura un ragazzo che attraverso una scalinata di libri raggiunge una nuova dimensione rappresentata da vari cerchi colorati. Quest’immagine è una metafora che vuole elogiare l’importanza della cultura per raggiungere i propri obiettivi; il disegno si sviluppa sui quattro lati e ci sono anche due facciate più strettamente “street”, nelle quali abbiamo potuto personalizzare il nome del nostro Istituto circondandolo con elementi artistici e decorativi finendo con le nostre firme”. Il secondo murale è stato realizzato sotto la rampa delle scale più vicina all’atrio, racconta Valeria “sono rappresentate delle mani che escono da libri aperti di forme, dimensioni, generi e gli stili diversi, perché abbiamo voluto sia elogiare la lettura; sia la diversità delle persone che studiano, lavorano e vivono all’interno della scuola. È presente però anche un terzo significato, rappresentato dalla mano che usando una bomboletta, vaporizza la scritta “art 639”, ovvero quello che sancisce il divieto di imbrattare muri e monumenti…abbiamo voluto permetterci uno scherzo, in pieno stile street”. Unanime il feedback delle ragazze e dei ragazzi coinvolti, che interpretano quello fatto un percorso “positivo, ricco di divertimento”.
Gli studenti e le studentesse sono sempre stati affiancati da un docente tutor interno alla scuola e dall’artista Luca Vallese, in arte Zentequerente, cresciuto in provincia di Rovigo, che si è fatto conoscere già dai primi anni ’90 nella scena del muralismo veneto, attraverso diverse opere tuttora parzialmente visibili in molti siti della città di appartenenza. Oggi Zentequerenteè un artista multidisciplinare attivo nell’ambito della pittura, del muralismo e della Land art; si definisce “un sarto del segno”, in quanto ama affrontare sfide sempre nuove, credendo che l’arte sin dalla più remota antichità sia ricerca dell’Infinito attraverso il Finito, ma sia anche una importantissima maestranza al servizio del prossimo e dell’umanità più in generale. Proprio per questo i suoi lavori spaziano da murales sul tema dei diritti umani e della salvaguardia ambientale ad opere di Land art e di riqualificazione urbana, fino a progetti per Festival e commissioni per privati ed aziende in Italia e all’estero.
“Un progetto come questo, così articolato e con un finanziamento così importante, richiede la collaborazione di molte persone con professionalità e ruoli diversi anche all’interno dell’Istituto – commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – pertanto è doveroso un ringraziamento a tutto il personale interno della scuola coinvolto e anche, naturalmente a Zeroquerente, che mette la sua arte al servizio dei grandi valori, che con urgenza devono trovare spazio nel dibattito culturale, civile e politico del nostro tempo!”.
Irene Ghirelli, Valeria Checchinato, 3AL