ROVIGO – “Voglio ringraziare la società per avermi dato l’opportunità di giocare, qui mi trovo molto bene c’è un ambiente positivo, e questa vittoria è di tutti, i sono contento di poter contribuire a rendere felice questa città, la società e i miei compagni”. Sono le parole di Tuva (Iliesa Ratuva Tavuyara), domenica 29 gennaio ha fatto vedere al pubblico cosa significa giocare ad un livello superiore. Ha dei mezzi incredibili, un controllo dell’ovale fuori dal normale, ha letteralmente arpionato palloni impossibili, ha scardinato la difesa delle Fiamme Oro come fosse di burro. ATreviso non trovava più lo spazio, lungimirante è stata l’operazione fulminea del direttore sportivo Polla Roux che ha trovato l’accordo con il Benetton, per averlo a Rovigo.
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E’ stato eletto man of the match, ma di premi ne avrebbe meritati due per l’altruismo, la capacità di leggere il gioco, e la capacità di adattarsi in fretta ad una realtà diversa, anche grazie all’apporto di Sarto e Quaglio, suoi ex compagni di squadra a Treviso. Un giocatore in grado di rompere la partita, lo ha fatto per ben due volte “Per me gira intorno tutto alla squadra, non è una questione individuale” sottolinea Tuva che non ha nemmeno preferenze sul ruolo in campo “ala o centro per me non fa differenza, dove c’è bisogno”.
Accanto a lui Paolo Steolo, ancora un prestazione di grande sostanza per la seconda linea. Uno che parla poco e lavora tanto “Un bell’anno per me, sto crescendo tanto, sono molto felice, sto lavorando molto, per cui sono contento che si vedano i miglioramenti. Continuerò a lavorare soprattutto per la squadra e me stesso, per arrivare più in alto possibile con la Rugby Rovigo”. Sui problemi in touche nel primo tempo Steolo non è preoccupato “Un po’ di disguidi, tutto risolvibile, sono fiducioso”.
“Abbiamo giocato bene. Quadrati, solidi, anche molto disciplinati. Nel primo tempo abbiamo sbagliato troppe palle da touche – ammette coach Alessandro Lodi – potevamo forse concretizzare qualcosa in più. Ma penso che comunque non sia mai stata in discussione la partita. Hanno segnato loro nel momento in cui eravamo in 14 con Abner Van Reenen a terra. Era importante perché c’era un po’ di pressione, lapartita non era da sbagliare e non l’abbiamo sbagliata. Dovevamo essere concreti oggi e lo siamo stati nonostante le tante assenze. Bravo tutto il gruppo stiamo lavorando nella stessa direzione va bene così”.
Rovigo dietro solo al Petrarca, rispetto a diverse settimane fa era quasi impensabile “L’obiettivo era essere in questa posizione al break di gennaio, ora mettiamo subito la testa con la partita di sabato a Reggio Emilia in Coppa Italia.
L’obiettivo è arrivare in finale, siamo a pari punti in classifica con il Valorugby, perciò sabato sarà un match decisivo. Adesso vediamo di prepararla bene: abbiamo la settimana corta perchè abbiamo un giorno di riposo in meno rispetto a loro. Dovremo recuperare bene le energie. Speriamo di recuperare anche qualche giocatore”.
Ciofani è recuperato, rientra Swanepoel poi c’è Moscardi ritornato dalle Zebre, in forte dubbio Andrea Bacchetti, uscito anzitempo per un problema muscolare.
Sulla prestazione di Tuva coach Lodi non è sorpreso “Può giocare centro o ala come altri giocatori. È un atleta che ha diverse notevoli qualità individuali, l’importante è usarlo bene, indipendentemente da dove gioca c’è anche un assetto di squadra da mantenere. Anche Uncini quando è entrato ha fatto bene, la panchina oggi ha dato quel contributo che volevamo, e hanno fatto tutti bene. Anche Lugato sta crescendo di settimana in settimana, ha sempre risposto al cento per cento”.
Sulla sponda Fiamme Oro c’è un pizzico di delusione, ma la consapevolezza di aver dato tutto.
“Non siamo riusciti a imporre il nostro gioco, soprattutto per merito dei nostri avversari, anche perché abbiamo commesso molti errori in fase di conquista e loro sono stati bravi in difesa ad impedirci di costruire azioni – ha dichiarato coach Alessandro Castagna al termine della partita – Peccato non aver conquistato almeno il punto di bonus difensivo, che ci sarebbe servito per la classifica, ma nulla è ancora compromesso: siamo in quattro squadre nel giro di altrettanti punti e ci sono ancora tante partite da giocare. I playoff restano il nostro obiettivo, così come lo è anche quello di proseguire il percorso in Coppa Italia”.
Con il Rovigo ha vinto uno scudetto nella sua Padova, Andrea Menniti-Ippolito al Battaglini ha lasciato un ricordo indelebile “Penso che Rovigo si sia dimostrato più forte, Tuva ha fatto la differenza, un signor giocatore di un livello superiore e oggi lo ha dimostrato, c’è poco da fare. Bisogna riconoscere questa cosa, non siamo stati in grado di arginarlo e ci ha messo parecchio in difficoltà anche nelle fasi di conquista e nelle fasi statiche. Ci manca ancora unità e solidità che le squadre come Rovigo, Padova, Reggio da qualche anno hanno. Dobbiamo ancora crescere soprattutto dal punto di vista mentale e tecnico, per poter insomma metterci allo stesso livello di queste squadre. Abbiamo iniziato un percorso, sappiamo che è lunga e cerchiamo di fare passo dopo passo”.
Cinque squadre in un fazzoletto di punti, le Fiamme puntano a terminare la stagione regolare tra le prime quattro “Per i playoff adesso vediamo, stiamo cercando di ragionare partita per partita perché siamo tutti attaccati, e sicuramente gli scontri diretti verso fine campionato faranno la differenza, ma non solo, ci sono campi insidiosi come Piacenza e Viadana”.
