Il prossimo evento, che si terrà domenica 17 novembre con inizio alle ore 11.00, sempre in Auditorium Marco Tamburini, avrà quale relatore l’astronomo Roberto Ragazzoni

ROVIGO – Domenica 10 novembre alle ore 11.00 presso l’Auditorium Marco Tamburini di Rovigo il quinto appuntamento dell’edizione 2024 di Musica e Poesia / Musica e Pittura, organizzata da Conservatorio di Musica Francesco Venezze, Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi, ha aperto la parte figurativa della rassegna, dedicata quest’anno alla presentazione di alcune stampe dell’Accademia dei Concordi, relative a specifici orizzonti storico-culturali quali la medicina, l’astronomia, la botanica e l’arte del libro, come ha puntualizzato il Presidente dell’Accademia Pier Luigi Bagatin nel suo saluto iniziale al numerosissimo pubblico intervenuto, ricordando anche la lunga vita della Rassegna attiva fin dal 1996 e il libro di Beatrice Bruscagin “Non resterà un evento episodico”, prossimo alla sua presentazione, che ne racconta la storia fin qui compiuta. 


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Ha preso poi la parola il filosofo della scienza Giovanni Boniolo, primo relatore del ciclo, che ha condotto una appassionata e puntuale riflessione dedicata al concetto di rappresentazione, quale mezzo di comunicazione della realtà conosciuta all’interno di ogni periodo storico, con efficaci esemplificazioni tratte da stampe antiche dal Quattrocento al Settecento dedicate al corpo umano proiettate sull’ampio schermo dell’Auditorium.  

L’impaginato musicale ha offerto due “rappresentazioni” della musica da camera nella sua accezione anche letterale con altrettanti diversi organici per chitarra e archi, rispettivamente il Terzetto MS 114 per viola, violoncello e chitarra di Nicolò Paganini che, dimenticato il solistico virtuosismo violinistico, si esprime nella raffinata amabilità della conversazione salottiera, e il Quintetto G 448 per quartetto d’archi e chitarra di Luigi Boccherini culminante nel coinvolgente ritmo del Fandango finale. 

Due composizioni all’insegna della “piacevolezza d’ascolto” ma tali da richiedere grande solidità strumentale individuale e sapiente arte del cesello nella fusione delle diverse articolazioni e impasti timbrici tra chitarra e archi, tutte doti che, dapprima Chiara Meneghinello viola, Luca Dondi violoncello e Manuel Trejo Barrios chitarra, poi Domenico Nicola Percetti e Giacomo Catana violini, Elena Meneghinello viola, Luca Dondi violoncello e Eugenio Coletti chitarra, hanno mostrato di possedere, grazie anche al lavoro di concertazione svolto da Giacomo Catana docente di Musica da camera al Venezze, con grande naturalezza, donando al pubblico questo interessante e poco noto “spaccato” del repertorio italiano tra XVIII e XIX secolo.

Il prossimo evento, che si terrà domenica 17 novembre con inizio alle ore 11.00, sempre in Auditorium Marco Tamburini, avrà quale relatore l’astronomo Roberto Ragazzoni che, sempre facendo perno sui tesori dell’Accademia dei Concordi, tratterà il tema Abbandonati dalla luce, ripagati da nuovi mondi. Musicalmente saranno proposti due modelli di “nuovi idiomi e nuove interpretazioni” del linguaggio musicale nel Nord-Est europeo tra seconda metà del XIX e XX secolo con composizioni di Edvard Grieg e Dmitri Shostakovich proposte rispettivamente da Federico Rossi violino e Margherita Di Canio pianoforte e da Martina Carotta, Matilde Chieregato violini e Stefano Rizzato pianoforte. 

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