ROVIGO – Ormai è questione di ore per l’incontro tra gli alleati di centrodestra e la condivisione del nome del candidato sindaco che proporrà Fratelli d’Italia.
Sabato mattina di incontri, con Forza Italia prima, e con Fratelli d’Italia poi, avrebbero spinto l’ex prefetto di Rovigo Enrico Caterino (LEGGI ARTICOLO) a sciogliere la riserva per la corsa a primo cittadino del capoluogo.
La presidente provinciale di Fdi Valeria Mantovan ha accompagnato sabato l’ex prefetto in un locale del centro e si è intrattenuta con lui, quasi a suggellare l’intesa per la candidatura e godersi un momento conviviale.
Il nome di Caterino è stato presentato all’interessato come condiviso dal partito di Mantovan, ben accetto dalla Lega di Salvini, mentre per quanto riguarda Forza Italia l’ex prefetto ha potuto dialogare direttamente con il coordinatore provinciale Piergiorgio Cortelazzo ed il sindaco di Lendinara Luigi Viaro.
Caterino è quindi a tutti gli effetti la proposta di Fratelli d’Italia al tavolo con Lega e Forza Italia di mercoledì 6 marzo, ma potrebbe non essere l’unica carta in mano ad Fdi che potrebbe, in caso di tensioni, virare su un altro candidato sindaco.
Il medico Francesco Noce ha ritirato la disponibilità, così come aveva fatto Valeria Cittadin, impegnata nell’anno di prova da dirigente scolastica a Rovigo, ed Fdi potrebbe presentare il nome di Giampietro Berti, avvocato rodigino e presidente dell’Ordine provinciale, in alternativa a Caterino, un professionista stimato tanto che era stato contattato anche dal Pd di Rovigo per lo stesso scopo.
Sarebbero invece considerate altamente improbabili virate su candidati diversi, come per esempio Matteo Zangirolami, Ezio Conchi, che rimane comunque la prima scelta del senatore Bartolomeo Amidei, o altri.