Teatro in Castello ad Arquà Polesine

Si parte sabato 13 luglio con Un zogo da putei, tre atti di Viviana Larcati, una produzione Teatro Veneto Città di Este

ARQUÀ POLESINE (Rovigo) – lI teatro ad Arquà Polesine, nella splendida cornice del Castello Estense, è di casa grazie alla presenza, da più di trent’anni, della rassegna Teatro in Castello che anno dopo anno propone in Polesine lavori di compagnie provenienti da tutto il Veneto, sia amatoriali sia professionali o semiprofessionali, che intrattengono, fanno riflettere, propongono produzioni tradizionali o innovative per donare al pubblico una serata tutta da godere. 

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Anche quest’anno la rassegna organizzata da Proposta Teatro Collettivo, con la direzione artistica di Giorgio Libanore, regista della compagnia, vedrà la collaborazione con altre realtà del paese, in particolare il Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo, Gruppo Giovani Arquà Polesine, Parrocchia di Sant’Andrea di Arquà Polesine. Gli eventi, sotto FITA Rovigo e FITA Veneto, vedono il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Arquà Polesine e lo sponsor di Rhodigium Caffè. La manifestazione è dedicata a Ruggero Sichirollo, amico e attore della compagnia, arquatese impegnato attivamente nella comunità, prematuramente scomparso. E a lui, quest’anno, sarà anche dedicata una grande novità: il premio della giuria popolare. Gli spettatori, infatti, saranno chiamati ad esprimere la propria opinione sullo spettacolo visto attraverso un semplice voto che, alla fine della rassegna, decreterà il vincitore. 

Tutti gli eventi si terranno alle ore 21:15. Si parte sabato 13 luglio con Un zogo da putei, tre atti di Viviana Larcati, una produzione Teatro Veneto Città di Este. La commedia brillante parla di una coppia sposata da tanti anni, senza figli, che conduce una vita matrimoniale logorata dall’abitudine. Il marito Alvise, concentrato solo sul lavoro di agente assicurativo, vede ormai la moglie Alda solo come una presenza scontata con la quale condivide una quotidianità opaca. Lo sguardo di lei colpisce il cuore di un uomo sensibile, Clemente, che inaspettatamente si innamora di lei. Galeotto fu il pane che lui le consegna ogni giorno. Un amore travolgente, tanto che Alvise perderà la memoria dopo una caduta e al risveglio, riconoscerà la moglie come ‘mamma’, convinto di essere un bambino di nove anni. Insomma, un tripudio di comicità, nel classico triangolo amoroso, che stupirà gli spettatori. Il 20 luglio sarà il turno della compagnia di casa, Proposta Teatro Collettivo che, per la regia di Giorgio Libanore, proporrà un grande classico della tradizione teatrale: Il malato immaginario, tre atti di Molière. 

A seguire, il 27 luglio, spazio ad un altro grande classico: Il mercante di Venezia di William Shakespeare a cura della compagnia L’Archibugio di Lonigo. Spazio poi, nuovamente alla comicità e alla suspence, sabato 3 agosto, con I Bottegai di Cadoneghe che proporranno Sette donne e un mistero, lavoro originale in due atti. E ancora, sabato 10 agosto ci sarà lo spettacolo Le allegre comari, ancora due atti di William Shakespeare con Teatroimmagine di Salzano, mentre il 17 agosto, la conclusione della rassegna sarà a cura di Micromega di Verona con lo spettacolo Morto un marito se ne fa un altro, due atti di Matteo Spiazzi. Biglietto per ogni spettacolo al costo di Euro 8,00. Durante ogni serata, sarà offerto un caffè da Rhodigium Caffè. Gli spettacoli, con inizio alle ore 21:15, avranno luogo nella cornice del Castello Estense di Arquà Polesine. In caso di maltempo, ci si sposterà nel Teatro parrocchiale Sichirollo in piazza Umberto I. Per informazioni e prenotazioni: 3441350020.

“Siamo felici – commenta Giorgio Libanore – di ripartire con il teatro nella sempre meravigliosa cornice del Castello Estense di Arquà. Quest’anno, le proposte saranno molto elevate, con compagnie che non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale sono conosciute e apprezzate. Ci sarà un ritorno di grande classici, ma con l’innovazione della modernità, così come ci saranno nuove proposte che, siamo certi, il pubblico apprezzerà. Non vediamo l’ora di accogliere gli spettatori perché Teatro in Castello è per noi non solo un momento di teatro, ma anche un momento di festa per ritrovarsi assieme”. 

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