CASTELNOVO BARIANO (ROVIGO) – Venerdì sera 14 aprile scorso in un teatro Indipendenza di Castelnovo Bariano (Rovigo) strapieno è stato presentato in anteprima a cura di Pro Loco e Comune il libro La campagna tra il Po e il Tartaro. Il crespuscolo della civiltà contadina, Ferrara 2023, Edizioni La Carmelina: fotografie di Germano Sprocatti Biancardi, commento di Franco Rizzi. Il tutto a cura di Pro Loco e Comune (Foto Allegate di Mario Zaramella). Numerosi gli applausi nei vari momenti della presentazione.

Il vice sindaco Francesco Masini ha fatto gli onori di casa. ”Porgo qui i saluti del sindaco Massimo Biancardi e dell’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari, assenti giustificati, i quali si sono già complimentati con me per questo insolito evento editoriale. Io sono nato e cresciuto nella campagna sampietrese e, vedendo le foto magistrali dell’amico Sprocatti Biancardi, mi sono emozionato”.

Il professor Luigi Lui, direttore del magazine Sermidiana, ha svolto il compito di moderatore ed ha subito esaltato ”questo libro così originale, un lavoro di dedizione, che rafforza il legame con la nostra terra, ma anche quello che vi è fra le persone che la abitano o che l’hanno abitata. Proprio grazie a questo tipo di legami noi percepiamo il valore di un territorio fra due fiumi, libero e democratico, frutto di secoli di sacrifici e di lotte, di alluvioni, di lutti e di distruzioni, di rinascite, di lavoro e di sogni”.


La professoressa Chiara Mora, giornalista e redattrice della stessa Sermidiana, in qualità di relatrice della serata, ha rilevato che ”il lavoro dell’etnografo sta soprattutto nello studiare sul campo lo svolgersi quotidiano della vita di una comunità. Può utilizzare varie tecniche di indagine: l’intervista ai protagonisti, il recupero di documenti, la fotografia. E’ proprio quest’ultima la regina del volume presentato stasera. Le foto, qui contenute, ci ritornano, con la profondità che solo il bianco e nero ci può garantire, una comunità specialmente contadina, che, fra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso, svolgeva i suoi rituali, perché rituali sono, giornalieri. Sono foto, splendidamente realizzate da Germano Sprocatti Biancardi e vivacemente commentate da Franco Rizzi, che, forse più di un’intervista e di un documento scritto, ci raccontano, affinché possiamo averne memoria, come vivevano le nostre madri e i nostri padri, i nostri nonni e le nostre nonne. Insomma un bel lavoro di etnografia locale che merita di essere guardato non solo come libro fotografico ma come deposito culturale di un momento storico che vedeva nel Polesine anche un momento storico di transizione verso un futuro industrializzato”.
Il dottor Federico Felloni, titolare della casa editrice ferrarese La Carmelina, ha dichiarato che il ”libro mi è subito piaciuto quando ce lo hanno proposto, un lungo lavoro di stesura, correzione e stampa che onora gli autori e ci onora”.

Il professor Franco Rizzi si è limitato a ringraziare enti e istituzioni patrocinanti, insieme ai numerosi sponsor. ”Senza di loro non saremmo qui stasera. Posso già dire che scriverò un libro sulla storia mitica dell’Us Sampietrese Calcio, quella di cui parlò addirittura il Times di Londra. Il qui presente dottor Federico Felloni mi ha già garantito la pubblicazione”.
Valeria Zanchetta, dirigente provinciale Cna, ha esaltato la figura e l’opera di Germano Sprocatti Biancardi come artigiano, dirigente Cna, ecologista e fotografo provetto.
La seconda parte della serata è stata monopolizzata da Germano Sprocatti Biancardi: ha parlato di sé, della fotografia, della carriera fatta di negozio, mostre, pubblicazioni, didattica. Coinvolgente il breve video, sapientemente montato da Italo Verzola, in cui il fotografo naturalista castelnovese ha riassunto il libro.
Alla fine gradita risottata per tutti.
