Sindacati contro la privatizzazione di Iras: si ritorni in Prefettura

Cgil, Cisl e Uil concordano nel ritornare in prefettura con il commissario del Comune di Rovigo per bloccare la gara di affidamento del servizio ai privati

ROVIGO – Da Fp Cgil Rovigo Davide Benazzo e da Uil Fpl Maria Cristiano Pavarin l’auspicio della riapertura del tavolo in Prefettura “per avere modo di confrontarci con tutte le parti sulla situazione legata al futuro di Iras e dei circa 180 lavoratori interessati dall’avvio del processo di partenariato pubblico privato con la concessione del servizio”.

“Come Cgil Fp e Uil Fpl, alla luce di quanto emerso nelle assemblee con i lavoratori stessi, un passaggio che riteniamo necessario perché nel lungo percorso che è stato portato avanti negli anni per cercare di scongiurare il fallimento di Iras per noi è stato altrettanto importante scongiurarne la privatizzazione”.

I sindacati di fatto contestano la scelta fatta dalla Regione e dal commissario straordinario di Iras con la concessione ad un soggetto privato della gestione del servizio, strada per evitare la messa in liquidazione dell’ente, secondo loro dopo il fallimento delle trattativa per la sottoscrizione dell’accordo di programma su Casa Serena e dinnanzi alle pressioni degli istituti bancari creditori.

“Di anni ne sono passati molti dalla prima volta che la Regione del Veneto ha dovuto commissariare l’ente al fine di tenere in piedi la situazione di IRAS, era il 2016. In otto 8 anni abbiamo visto 4 commissari regionali, tre commissari prefettizi e due sindaci” afferma il segretario di Cisl Fp Franco Maisto.

L’obiettivo che le parti sindacali si prefissano è quello di avere di fronte un interlocutore politico cosa che ad oggi non è avendo due commissari, uno in Comune e da 8 anni uno in Iras. “La nostra richiesta è una riunione in Prefettura ad un incontro a Rovigo con tutte le istituzioni e le parti sindacali che finora hanno partecipato al tavolo, questo al fine di attendere giugno e far discutere il nuovo consiglio comunale su questo delicatissimo tema.

Ad oggi non possiamo che raccogliere il completo fallimento delle trattative della scorsa amministrazione comunale con la gestione straordinaria da parte dell’Assessorato regionale alla sanità e sociale. Le abbiamo provate tutte a livello sindacale, con le riunioni a Venezia, in Prefettura e con i vari sit in dove abbiamo manifestato insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori – evidenzia Maisto della Cisl Fp che continua – crediamo fortemente che tale progetto debba essere fermato e venga posto alla discussione del prossimo Consiglio comunale e del nuovo Sindaco”.

Unanime il pensiero delle sigle: “I lavoratori hanno bisogno di garanzie, di far sentire la propria voce, di essere considerati in questi delicatissimi passaggi che vengono fatti giocando con il loro futuro come se si trattasse di oggetti e non di persone con un’enorme dignità, una grandissima professionalità rivolta al benessere degli ospiti, anche loro considerati solo come numeri in questi ultimi mesi, ed un estremo attaccamento al lavoro ed all’Ente per il quale prestano ogni giorno servizio, dimostrato a più riprese e confermato dai tanti sacrifici, anche economici, sopportati in questi ultimi anni, segnati fra l’altro, nel caso qualcuno se ne fosse dimenticato, dalle estreme difficoltà che hanno dovuto fronteggiare durante il difficilissimo periodo della pandemia”.

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