Sequestrati 5400 kg di semina di vongole prive di tracciabilità sanitaria

Operazioni delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza di Chioggia e Porto Levante, illeciti amministrativi per un importo pari a 14.000 euro

PORTO LEVANTE – Nelle settimane scorse i militari delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza di Chioggia e Porto Levante, nell’ambito di una complessa attività volta alla repressione del fenomeno della pesca abusiva della semina naturale di vongola, hanno proceduto al sequestro di 5400 kg di semina di vongola “Tapes Philippinarum” che sarebbe stata illecitamente immessa in commercio, per un valore commerciale di circa 100.000 euro.

Sono state comminate sanzioni per illeciti amministrativi per un importo pari a 14.000 euro, con la contestuale reimmissione del prodotto sequestrato in aree idonee al proseguimento del loro ciclo vitale.

Le piccole vongole, risorsa indispensabile per alimentare tutta la filiera sino alle tavole dei consumatori, possono essere allevate entro specifiche aree lagunari, dette aree “nursery”, individuate dalla normativa regionale vigente, concesse e gestite dalle singole imprese di pesca secondo stringenti criteri operativi e di sostenibilità.

L’attenzione delle Fiamme Gialle del Veneto, volta al monitoraggio delle zone di ripopolamento gestite dalla Regione e destinate alla raccolta controllata degli allevamenti di pesca, è finalizzata alla tutela della salute pubblica e della libera concorrenza nell’ambito della pesca legale, in un settore economico già gravemente compromesso dalla devastante presenza del granchio blu in laguna.

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