ROVIGO – FERRARA – Si è conclusa lunedì 3 giugno la rassegna di concerti cameristici organizzata dal Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo in convenzione con il Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara, per un totale di sedici eventi distribuiti, nell’arco di circa tre mesi, tra Rovigo con dieci concerti tenutisi presso l’Auditorium Marco Tamburini e Ferrara in diverse location quali Casa Romei, Ridotto del Teatro Comunale, Museo Archeologico Nazionale e Pinacoteca Nazionale presso Palazzo dei Diamanti, in questo caso per un evento straordinario con il patrocinio del MEIS dal titolo Musica e internamento fascista. Temi musicali di memoria nel centenario di Giacomo Matteotti.
Quasi tutti gli eventi sono stati caratterizzati dalla partecipazione di studenti di entrambi i Conservatori che in alcuni casi hanno collaborato all’interno di gruppi misti. Oltre cento le presenze degli studenti che si sono esibiti complessivamente in gruppi cameristici dal duo al piccolo ensemble coordinati dai docenti delle discipline d’insieme (musica da camera, insieme fiati, insieme archi, musica vocale da camera e repertori barocchi) per un totale di ben centoventi partecipanti.
Ampi il riscontro e la partecipazione di pubblico in entrambe le città: a Ferrara si sono accostati ai concerti anche i visitatori dei luoghi d’arte in cui essi erano proposti, mentre l’Auditorium Tamburini di Rovigo ha ancora una volta confermato il gradimento del pubblico rodigino con diverse persone che hanno seguito la rassegna in città nella loro interezza.
Di larga apertura la scelta dei repertori raggruppati per temi monografici o per contrasto: dalle Cantate di Telemann e di Bach al Lied romantico; dal duo violino o violoncello e pianoforte con Mozart, Beethoven e Pizzetti al trio e al quartetto con pianoforte con Glinka, Schumann, Brahms e Sostakovic; dalle formazioni per soli fiati e soli archi da Mozart al XX secolo a formazioni miste più ampie diffuse soprattutto negli impaginati dedicati alle espressioni musicali dell’America Latina con Villa-Lobos, Piazzolla, Reveueltas e Ginastera. Di grande suggestione anche i gruppi fiati e pianoforte con Rimsky-Korsakov, Françaix e Stamm, mentre il programma dedicato a Musica e Internamento ha offerto partiture di musicisti ebrei internati in Italia durante WWII quali Thaler, Levitch e Sonnenfeld che il Conservatorio di Rovigo sta studiando anche attraverso progetti di ricerca e tesi accademiche.
Elevata infine la qualità delle interpretazioni, segno della ricchezza formativa dei due Conservatori e della presenza in essi di un ampio numero di giovani e giovanissimi che si dedicano con passione all’arte musicale, qui specialmente nella stretta collaborazione richiesta dalle discipline d’insieme, e che hanno donato ai numerosi intervenuti la “bellezza dell’arte che è la più pura luce dell’umanità”,affermazione di Giacomo Matteotti con cui i coordinatori di Kammermusik hanno concluso l’intera rassegna nel saluto finale dell’ultimo concerto.