Sciopero nazionale per i dipendenti dei supermercati e della grande distribuzione

Presidio nella mattinata dI sabato 30 marzo davanti alla Prefettura di Rovigo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs chiedono il rinnovo del contratto scaduto nel 2019

ROVIGO – Sabato 30 marzo 2024 è stata indetta dalle Organizzazioni Sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs una giornata di sciopero per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti dalle imprese che applicano il Ccnl della Distribuzione Moderno Organizzata – Federdistribuzione. 

“Stiamo parlando dei dipendenti dei supermercati e dei negozi della Grande Distribuzione, per intenderci aziende del calibro di Interspar, Alì, Famila, Lidl, In’S, OVS, Coin” sostengono Elisa Cavallaro della Filcams Cgil di Rovigo, Matteo Breda della Fisascat Cisl Padova Rovigo e Michela Bacchiega della Uiltucs Veneto. Le ragioni dello sciopero sono motivate dalla rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo, scaduto, e bene ricordarlo, dal 2019. A quasi 51 mesi dalla scadenza, le Organizzazioni datoriali, non paghe di avere sostanzialmente abbandonato i loro dipendenti ad una spirale inflazionistica che ha messo a dura prova i loro redditi, sono tornate al tavolo senza aver esplicitato chiaramente l’entità della proposta economica per il rinnovo, ma al contempo chiedendo di peggiorare la parte normativa del contratto con aumento della precarietà del lavoro e un abbassamento degli inquadramenti. 

“Tutto questo è inaccettabile” proseguono Cavallaro, Breda e Bacchiega “ancora una volta si è palesata l’irresponsabilità delle aziende della DMO, le quali, consapevolmente, attaccano i diritti dei propri dipendenti, mortificandone la professionalità e disconoscendone il contributo fondamentale e continuo apportato al proprio settore”. Settore, e bene ricordarlo, che occupa migliaia di lavoratrici e lavoratori nella nostra Provincia. Settore che ha vissuto più di altri il tema delle dimissioni di massa e chi si sta sempre più spopolando. “D’altra parte” sostengono le Organizzazioni sindacali territoriali “come aspettarsi qualcosa di diverso in un settore che diventa sempre meno attrattivo dal punto di vista economico, soggetto ad una flessibilità degli orari massacranti (part time involontario, orario spezzato, lavoro domenicale e festivo) inconciliabile spesso con la gestione della vita privata? E tutto questo per la grave irresponsabilità delle parti datoriali, confermata ancora una volta da quanto sta accadendo al tavolo nazionale per il rinnovo”. 

Per queste ragioni sabato 30 marzo 2024 le lavoratrici ed i lavoratori del settore sciopereranno per l’intero turno giornaliero. “Come Organizzazioni sindacali territoriali” concludono Cavallaro, Breda e Bacchiega “organizzeremo un presidio che si volgerà nella mattinata del 30 marzo dalle ore 10:30 davanti alla Prefettura di Rovigo. Non è più il tempo dell’attesa, le lavoratrici e i lavoratori vogliono risposte. Il contratto ci spetta!”.

One Comment
  1. Magaric qalcuno dica ai sindacati che queste persone hanno un lavoro serio,onesto,retribuito e a tempo indeterminato.scusate se è poco,di questi periodi!!cmq..se i sindacati sono cosi’ bravi,aprano loro un market….

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