Se ne parla il 12 ottobre in Sala Bisaglia ale Censer di Rovigo in un convegno organizzato da Coldiretti

ROVIGO – Come sarà la nuova Pac e cosa cambierà per gli agricoltori? A due mesi dall’entrata in vigore della nuova politica agricola, Coldiretti torna a incontrare i soci in presenza, dopo due anni di formazione via webinar. “La nuova Pac 2023-2027: opportunità e criticità”: questo il titolo del convegno organizzato da Coldiretti Rovigo per approfondire i temi legati alla nuova politica agricola comune e l’impatto che la stessa avrà sull’agricoltura del territorio polesano. Appuntamento al Censer nella sala Bisaglia alle 16:15 del 12 ottobre.

L’incontro vedrà la partecipazione di Angelo Frascarelli, professore associato dell’Università di Perugia al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali, presidente di Ismea, tra i massimi esperti di Pac in Italia il quale illustrerà il percorso e i cambiamenti rispetto all’attuale programmazione.

“Come è avvenuto in passato, alla vigilia dei cambiamenti che trasformeranno il sostegno europeo all’agricoltura – spiega il direttore provinciale SilvioParizzi – riserviamo ai nostri associati un approfondimento qualificato sulle nuove politiche, ma soprattutto sulle nuove sfide che le nostre aziende potrebbero trovarsi ad affrontare in un futuro non troppo lontano”. Sarà proprio Parizzi a introdurre l’incontro. Seguirà la relazione di Frascarelli e chiuderà il presidente provinciale Carlo Salvan

“La Pac è uno strumento delicato e articolato – commenta Salvan -, il suo filo logico deve tenere conto che ci sono 27 paesi con sistemi agricoli diversi anche al loro interno: pensiamo solo all’Italia come cambia da Nord a Sud. Il panorama che va considerato è più grande di noi e dobbiamo tenere la visuale sempre più aperta. Vista la ritrovata centralità del settore primario con la pandemia e le tensioni internazionali sia politiche che economiche, oggi più che mai l’agricoltore deve essere messo nelle condizioni di avere le informazioni e gli strumenti per essere operativo, con a fianco la propria associazione di riferimento come Coldiretti, consapevole però di lavorare in uno scenario ormai mondiale”.

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