Sala Soffiantini piena per le premiazioni della quinta edizione di Versi in abbazia

Per la prima volta è stato consegnano ai partecipanti un libretto (finanziato dal locale Rotary club), nel quale apprezzare nel tempo le poesie vincitrici  

BADIA POLESINE (Rovigo) – La quinta edizione di “Versi in abbazia” va in archivio con un crescente successo di partecipazione (oltre 400 opere da tutta l’Italia) e di pubblico. Per la cerimonia di premiazione, ieri sabato 20 maggio, la sala Soffiantini era piena, anzi pienissima, con gente proveniente da tutta Italia. Una scolaresca di Torri del Benaco che è venuta in gita a Badia affittando una corriera (scolaresca che è risultata prima classificata nella sezione “scuola primaria”).

L’assessore alla cultura Valeria Targa, portando i saluti istituzionali, ha evidenziato come ogni poesia custodisca sentimenti importanti, emozioni e passioni da condividere.

Nel dare il benvenuto ai premiati, la presidente del Comitato biblioteca, Daniela Barboni, ha messo a loro agio gli intervenuti avvertendoli di essere ospitati in un luogo millenario “semplicemente favoloso” aggiungendo: “Se questi muri potessero parlare, chissà quante cose racconterebbero”. La soddisfazione maggiore per la presidente, è vedere le sale della biblioteca molto frequentate dai giovani “…come se volessero respirare la storia e questo è importante perché è come se questi luoghi rivivessero una seconda vita”.

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Il presidente del Rotari club Altopolesine Fabio Baratella ha spiegato, con Camilla Maduri (membro del Comitato biblioteca), l’importanza del patrocinio accordato dal Rotary con l’auspicio del prosieguo della collaborazione per promuovere la cultura.

Sono seguiti i rituali ringraziamenti incrociati, con particolare riferimento al bibliotecario Enrico Bozzolan, ai volontari e al Gruppo scout Badia 1, che si sono prodigati per la riuscita della quinta edizione.

Per la prima volta è stato consegnano ai partecipanti un libretto (finanziato dal locale Rotary club), nel quale e col quale apprezzare nel tempo le poesie vincitrici e quelle oggetto di menzione speciale. 

Nella sezione adulti è stata premiata una signora friulana, della minoranza linguistica slovena, che ha letto il suo componimento in entrambe le lingue: “…un gran bel segnale”, ha commentato la presidente Barboni.

Nella splendida cornice abbaziale si sono, quindi, svolte le premiazioni condotte dalla presidente di giuria, Eugenia Nardone, con la collaborazione dei membri del comitato biblioteca, durante le quali ciascun vincitore ha potuto declamare il proprio componimento. Eugenia (anche Lei poetessa) si è soffermata su un concetto importante: la contraddizione della poesia che, pur essendo una creazione intima, “…parla di noi agli altri”. Le attrici dell’Associazione Culturale Zagreo hanno invece interpretato le poesie di chi non ha potuto presenziare.

Per la cronaca, al primo posto (sezione adulti) si è piazzata Rita Bonetti con “Post mortem”. 

Al termine della cerimonia è stato offerto nel chiostro un rinfresco offerto dall’amministrazione comunale. 

Ugo Mariano Brasioli

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