ROVIGO – Dopo il check medico e i test fisici, secondo giorno di lavoro per la FemiCz Rovigo dell’head coach Davide Giazzon, con gli assistenti Stefan Basson e Joe Van Niekerk. Skills con i coach e corsa, con il preparatore Peter Pavanello a comandare le operazioni, scandendo i tempi di recupero.
Buone nuove sul fronte dell’infermeria. Abbiamo visto molto bene Nicolò Teneggi, giunto a Rovigo dalle Zebre di Parma (campionato Urc) durante la stagione scorsa, ma mai utilizzato. Doveva smaltire ancora un infortunio. Peccato non averlo avuto a pieno regime nei playoff, sarebbe stato importante, visto lo stop di Jacob Atkins. Mediano d’apertura, si contenderà una maglia da titolare con il sudafricano Brandon Thomson.
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Sempre dalle Zebre a Rovigo è arrivato il pilone Alessio Sanavia. (foto qui sotto) Un rinforzo necessario visto l’addio al rugby giocato di Nicola ‘Bibi’ Quaglio. Cresciuto nelle giovanili del Valsugana, conosce molto bene il direttore sportivo Polla Roux che lo ha voluto in rossoblù.

“Rovigo è una squadra molto ambiziosa, ha dei compagni molto esigenti, il gruppo è stupendo, conoscevo già i ragazzi, ed è una aspetto che mi ha fatto scegliere questa realtà. Rovigo vive di rugby – ha commentato Alessio Sanavia – una scelta molto semplice per me. Durante la semifinale qui con il Petrarca, ho pensato che mi sarebbe proprio piaciuto venire a Rovigo a sentire le emozioni. Avevo i brividi, anche se non sapevo ancora di questa opportunità”.
La concorrenza in prima linea non manca “Non si viene qui per sedersi, ci si mette in gioco”. La poderosa mischia rossoblù l’ha provata sulla sua pelle da avversario “adesso sono dalla parte giusta” ha detto sorridendo Sanavia.

Tra i volti nuovi anche il giovane tallonatore Lapo Frangini (foto qui sopra), 22 anni, una carriera tutta da vivere, l’anno scorso ha rinforzato il Mogliano arrivando dall’Accademia del Benetton, ma giocare a Rovigo ha un peso specifico diverso “rispetto all’anno scorso è una sorta di scalata, nella speranza di farmi vedere per una possibile franchigia. Per me è una sfida, la competitività fa bene per crescere, cercherò di fare il mio per il bene della squadra, cercando di portare buona energia al gruppo”. Presenze con l’Under 18 e l’Under 20, si giocherà il posto in squadra con Cadorini e Giulian.
Giorgio Achilli