Rovigo ricorre contro la sentenza del Tar su Iras, Conchi appova

Il candidato sindaco civico, ex vicesindaco di Rovigo, ritiene che il Commissario Gianfranco Tomao abbia fatto bene a tutelare l'ente da un presunto riconoscimento di debito

ROVIGO – Il Comune di Rovigo, retto dal commissario Gianfranco Tomao, ha impugnato la sentenza del Tar del Veneto che ha respinto il ricorso principale, più tre ricorsi aggiunti, promossi dall’amministrazione di Edoardo Gaffeo, nei confronti di Iras Rovigo per l’abbandono unilaterale di Casa Serena ad opera del commissario regionale Tiziana Stella, ed ha presentato ricorso al Consiglio di Stato.

Per il commissario prefettizzio la sentenza conterrebbe “valutazioni non convincenti ed errori” per questi motivi il segretario generale Alessandro Ballarin ha dato incaricato per il ricorso.

Per Ballarin l’atto è dovuto in quanto la sentenza di primo grado è “pregiudizievole per Palazzo Nodari che il Tar sostenga che il sindaco Gaffeo e l’amministrazione stessa avrebbero ammesso il riconoscimento del debito per i lavori fatti da Iras Rovigo a Casa Serena con anche una promessa di rimborso”.

Il nodo principale riguarda la valutazione sulla convenzione tra Comune di Rovigo, proprietario di Casa Serena, ed Iras, gestore con onere di manutenzioni, del 2004 (giunta Paolo Avezzù sindaco) che secondo il Comune di Rovigo non sarebbe un accordo tra amministrazioni pubbliche, come sostenuto dal Tar.

Per questi motivi il Comune di Rovigo, a tutela dell’ente, non si è sottratto dall’onere di ricorrere per evitare che la sentenza del Tar passi in giudicato.

La vicenda inressa anche il candidato sindaco Ezio Conchi, avvocato, che dichiara: “Percepisco il vantaggio di esprimere dei giudizi da rappresentante di una lista civica. Non ho bisogno di essere a favore o contro parti politiche avendo come unico obiettivo l’interesse della città.

Sul caso Casa Serena, posso tranquillamente dire che ha fatto bene il Commissario Prefettizio ad impugnare la sentenza del Tar che aveva condannato, fra le altre cose, il Comune di Rovigo a pagare € 3.200.000,00 ad Iras.
E’ risaputo che in difetto di ricorso al Consiglio di Stato la sentenza del TAR n. 304/2023 sarebbe passata in giudicato con l’impossibilità, poi, di coltivare qualsivoglia trattativa o dialogo. L’Iras, infatti, ove la sentenza fosse divenuta definitiva, avrebbe avuto tutto il diritto, se non l’obbligo, di farsi pagare l’ingente somma dal Comune. Sotto pena di danno erariale.
Adesso tutto può ritornare sul tavolo delle trattative ed è quello che deve fare una sana amministrazione per evitare che una grande struttura come Casa Serena diventi un altro vuoto urbano” conclude Conchi.

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