Rizzato e Maniezzo sulle ciclabili a Rovigo: si poteva fare meglio

I lavori in corso e quanto fatto nel 2024 in città deriva da fondi ministeriali del 2021 e decisioni prese dall'amministrazione precedente. La presa di distanza dei due assessori comunali

ROVIGO – “Corsie ciclabili: il milione di euro poteva essere speso meglio e per garantire davvero la sicurezza dei ciclisti” ad intervenire così sono gli Assessori Rizzato e Maniezzo, rispettivamente delegati a Lavori Pubblici e Mobilità.

I due assessori entrano nel vivo della questione, spiegando dall’inizio quanto successo: “Si tratta di fondi ministeriali destinati al Comune nel 2021, che solo ora vengono utilizzati. Già questo dato dovrebbe porre le basi per alcune riflessioni, dato che da allora sono passati ben tre anni. Il finanziamento prevedeva un milione di euro per la realizzazione o messa in sicurezza delle piste ciclabili.

Dopo tre anni di riflessioni la precendete amministrazione non ha avuto altra idea se non quella di realizzare e progettare delle corsie ciclabili di dubbia utilità e che non garantiscono realmente la sicurezza dei ciclisti”.

Le alternative erano state presentate all’amministrazione Gaffeo, l’assessore Rizzato, all’epoca consigliere, le raccolse in un dossier, senza aver mai avuto risposta. Infatti Rizzato dichiara: “Quel documento, figlio di una opposizione costruttiva, non a parole ma concretamente, spiegava come si potesse utilizzare quel milione per garantire una manutenzione delle piste ciclabili esistenti: interventi davvero utili e che avrebbero migliorato la quotidianità dei rodigini. Nonostante ciò l’amministrazione Gaffeo andò avanti con la propria idea”.

I due assessori poi continuano congiuntamente dicendo: “Tutto ciò senza coinvolgere i cittadini e creando ora della confusione come in Via Don Minzoni, dove la corsia ciclabile non era necessaria data la parallela Via Toti.

Da quando ci siamo insediati abbiamo tentato di spostare le risorse verso altri interventi per la manutenzione delle ciclabili esistenti, ma dato che l’appalto era già concluso, il tutto è stato impossibile da fare e avrebbe comportato il reato di danno erariale. Ma non è tutto qui: quanto realizzato è solo una porzione del progetto originale. L’intenzione era quella di eliminare i parcheggi di Via Silvestri e Via Miani, cambiare i sensi di marcia di Via Badaloni, Via Alberto Mario, Via Speroni degli Alvarotti e molto altro.

Interventi non solo assurdi senza un precedente coinvolgimento dei cittadini, ma totalmente irrispettosi del consiglio comunale, dato che non c’è mai stata una votazione relativa al Biciplan ed al Piano del Traffico. Per quanto possibile sono state presentate delle variazioni in corso d’opera che ci hanno permesso di bloccare una parte del progetto e dirottare le risorse sulla manutenzione dell’esistente, ma non è stato possibile bloccare tutto il progetto”.

Infine i due assessori dichiarano: “Interveniamo pubblicamente su questo argomento per motivi di trasparenza: è giusto che la città sappia come sono andate le cose. Detto questo però la nostra intenzione è quella di riprendere in mano tutto il tema della ciclabilità e del piano del traffico per risolvere i problemi esistenti e recuperare gli errori precedentemente realizzati. Non sarà facile e probabilmente nemmeno immediato, ma l’impegno sarà massimo” concludono Rizzato e Maniezzo.

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