Quale futuro per As2 senza Rovigo come cliente?

Il sindaco Edoardo Gaffeo ricorda alla società partecipata che non è obbligato a rinnovare i contratti di fornitura dei servizi, soprattutto se al miglior sociao/cliente viene negata l'amministrazione della società. La Lega non perde occasione per attaccare con Michele Aretusini

ROVIGO – La sera stessa della debacle politica patita dal primo cittadino del capoluogo nel rinnovo del consiglio di amministrazione di As2 che ha visto i soci esprimersi per Caterina Furfari presidente (Pd area socialista), Michele Dallagà espresso dal Comune di Occhiobello in sostituzione di Emanuele Ulisse (Pd area socialista), consulente politico ad Occhiobello, e l’ex presidente Pier Paolo Frigato (Lega), ad Edoardo Gaffeo venne detto: “volevi un consigliere da Rovigo, ne hai avuti 2” riferendosi a Furfari e Frigato.

A riaprire la ferita As2 ci ha pensato poi la scelta del Cda di affidare la direzione della società partecipata a Julik Zanellato, ex segretario provinciale del Pd in ottimi rapporti con l’area socialista dei democratici, un nuome per cui Gaffeo probabilmente non si straccia le vesti, ma di fronte ad un concorso, per quanto valutato dal Cda in carica, non si può far altro che ingoiare l’amaro boccone ed aspettare che le cose cambino.

Il cambiamento potrebbe arrivare a settembre quando Rovigo, socio di minoranza di As2, ma il maggior cliente della società in materia di fatturato, ricorda che i contratti in scadenza potrebbero non essere rinnovati in quanto “non è obbligato a servirsi della propria società partecipata e, salvo poterne avere un minimo di controllo attraverso un proprio rappresentante, può tranquillamente esperire indagini di mercato per valutare di trasferire altrove i servizi che attualmente sta commissionando ad As2”.

Gaffeo utilizza la prassi che ha sembre funzionato in provincia di Rovigo per le partecipate, ovvero che “comandano i clienti e non i proprietari“, basti ricordare il caso Ecoambiente quando era di proprietà di Rovigo per il 67% in maniera diretta e per un ulteriore 8% in maniera indiretta per una proprietà che superava il 75%, ma che veniva controllata dai “clienti”, Occhiobello in primis con Lusia, Trecenta, San Martino di Venezze, Porto Viro, che arrivaro a chiedere la testa dell’allora direttore generale, bloccarono i pagamenti delle proprie fatture, manifestarono di fronte al Comune di Rovigo con i sindacati, forzando l’allora sindaco a cedere su tutta la linea “per il bene dell’azienda”. La situazione di antagonismo a Rovigo fu così dura e senza scrupoli per Ecoambiente che si arrivò a costringere gli allora revisori dei conti a rivolgersi al tribunale di Rovigo per la nomina di un liquidatore della società.

La soluzione prospettata da Gaffeo per As2 è semplice: un componente del Cda si dimetta e faccia spazio ad un rappresentante di Rovigo che possa dire la propria in merito alle risorse che Rovigo mette a disposizione dell’azienda, altrimenti Rovigo guarderà altrove.

A difesa del proprio consigliere Pier Paolo Frigato, ma anche per attaccare l’operato del sindaco Gaffeo, il consigliere della Lega, capogruppo in consiglio comunale, Michele Aretusini non lesina accuse ricordando il “problema in casa” vissuto da Gaffeo con il Pd dal momento in cui è stato eletto Angelo Zanellato come segretario provinciale del partito.

“Un sindaco di centrosinistra che passa l’intera legislatura a litigare col Pd, suo principale sostenitore, e con i sindacati, Cgil in primis, è, probabilmente, un record. Triste e gravido di conseguenze negative, ma pur sempre un record. Purtroppo, non riusciamo ad andarne fieri”. Aretusini analizza l’ennesima frattura interna alla maggioranza che “prova a governare” il capoluogo ormai da cinque anni.

“A noi, come Lega e come opposizione, delle diatribe interne al Pd e al centrosinistra non interessa nulla. Dai primi mesi successivi all’elezione di Gaffeo è stato un susseguirsi di litigi grotteschi e tragicomici (come dimenticare l’uscita del capogruppo Pd Nello Chendi che, a tre mesi dall’elezione di Gaffeo, se ne uscì con un’affermazione del tipo ‘Abbiamo sostenuto il sindaco sbagliato, questo è come Salvini’) che, se possono fare sorridere, in primis, in secundis destano profonda amarezza, perché è logico che se si perde tempo con queste sciocchezze non lo si investe in questioni importanti e prioritarie”.

“E così, mentre sindaco e civici da una parte, pezzi vari del Pd dall’altra, bisticciano sulle poltrone di As2 o questioni similari, le frazioni sono sempre più abbandonate, il degrado avanza, le segnalazioni e le proteste dei cittadini non vengono ascoltate. Pare quasi che la priorità di questa amministrazione sia disfare, piuttosto che fare.

Ora si scopre che è partito l’assalto ad As2, per questioni di poltrone e di rappresentanza politica nell’ente. Personalmente alla luce degli illustri precedenti, il fatto stesso che il sindaco abbia intenzione di lavorare su questo fronte, mi fa temere per i risultati futuri e per la sorte della società partecipata” conclude Aretusini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie