PIACENZA – E’ stato presentato a Piacenza, nell’ambito dell’iniziativa Bilog 2022 – Logistics & Maritime Forum-Piacenza Expo, il progetto “Win-it”, promosso da AIPo (capofila), Ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili attraverso RAM-Logistica Infrastrutture e Trasporti SpA, e Infrastrutture Venete Srl, e co-finanziato dal Programma “Cef – Connecting Europe Facility” dell’Unione Europea in quanto parte della strategia di sostegno al trasporto fluviale europeo nell’ambito dello sviluppo del “Corridoio Mediterraneo”.
Sono intervenuti al “kick off meeting” di avvio ufficiale del progetto Meuccio Berselli (Direttore AIPo), Vanda Rebuffat (Dirigente Ministero Infrastrutture e Trasporti – dg per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale Div 6 – Sistemi Integrati nel trasporto marittimo e nei porti), Julian Espina Casabonne-Masonnave (Project Manager CEF-Trasporti della Commissione Europea – Cinea, da remoto), Cesare Bernabei (Senior Advisor della Commissione Europea – dg Regio), Luca Crose (Direzione Navigazione interna AIPo), Giuseppe Fasiol (Direttore generale Infrastrutture Venete Srl), Arianna Norcini Pala (Responsabile Settore Programmi Europei e Nazionali RAM Spa), Paolo Ferrecchi (Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente – Regione Emilia-Romagna), Alberto Lisatti (Presidente Unione Navigazione Interna Italiana), Gabriele Negrini (Responsabile Servizi e Infrastrutture e del Sistema portuale Mantovano e navigazione interna – Provincia di Mantova).
Dai diversi interventi è emersa la necessità di puntare, tramite nuove opere di miglioramento delle vie navigabili, sul potenziamento dei trasporti fluviali sia per le merci che per il turismo, in un’ottica di intermodalità con il traffico marittimo e ferroviario. Un’azione che l’Unione Europea ritiene di primaria importanza e che sul territorio italiano deve assumere sempre maggiore rilevanza come contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi europei e italiani di incremento della mobilità sostenibile e riduzione delle emissioni. Fondamentale, oltre alle risorse finanziarie, il coordinamento tra tutti i soggetti pubblici nazionali e territoriali impegnati in questo ambito e una relazione costruttiva con gli operatori privati.
Il progetto Win-it rientra tra le azioni intraprese per favorire la navigazione commerciale sulla rete fluviale del nord Italia, secondo le indicazioni europee in materia di trasporti inerenti il Corridoio Mediterraneo, contribuendo in tal modo alla riduzione del traffico su strada e dell’inquinamento attraverso una modalità di trasporto innovativa e sostenibile. Oltre all’aspetto ambientale, si tratta di aumentare la competitività dei territori interessati dal Po e dalle altre vie navigabili.
Il progetto che verrà elaborato ha dunque lo scopo di individuare gli interventi necessari a migliorare, in alcuni specifici punti, le condizioni per la navigabilità commerciale e turistica.
Tre sono le aree sulle quali il progetto Win-it è focalizzato: l’area occidentale (Po da Cremona a foce Mincio nel mantovano), l’area centrale (Po da foce Mincio al Delta del Po), l’area orientale (vie d’acqua da Venezia al fiume Tagliamento- laguna di Grado, lungo la “litoranea Veneta”).
In particolare, le attività progettuali previste puntano a garantire la navigabilità del Po alle imbarcazioni di V classe CEMT per almeno 300 giorni all’anno mantenendo una profondità media non inferiore a 2 metri e a migliorare le condizione di navigabilità della Litoranea Veneta, attraverso una serie di lavori di sistemazione e di connessione tra diversi tratti navigabili, al fine di incrementare il trasporto turistico ma anche commerciale per imbarcazioni di classe IV CEMT.
Va ricordato che le chiatte di V classe CEMT possono arrivare a 105 metri di lunghezza e 11,50 di larghezza, trasportando l’equivalente di 80 TIR.
L’elaborazione dei progetti, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2024, prevede un importo complessivo di 2.730.000 euro, di cui 50% (1.365.000 euro) a carico dei partners (AIPo 801.500 AIPo, Infrastrutture Venete 525.000, RAM 38.500) e il restante 50% co-finanziato dall’Unione Europea.