ROVIGO – Si è svolta nel primo pomeriggio di sabato 28 maggio, in Accademia dei Concordi, la finale del concorso letterario “Sergio Garbato”, rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia di Rovigo. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha lo scopo di promuovere e valorizzare la scrittura e l’espressione giovanile tramite la forma del racconto a tema libero, pur nel contesto scolastico. Dal 2018 il concorso è dedicato al prof. Garbato che è stato presidente della Giuria fin dalla prima edizione, oltre che personalità fondamentale per la vita culturale della città, nonché componente dell’Organo di Indirizzo della Fondazione, sostenitore convinto delle iniziative della Fondazione dedicate ai giovani.
La Sala Oliva ha accolto i giovani scrittori entrati nella rosa dei finalisti, accompagnati da familiari ed amici. Con loro gli insegnati e i dirigenti scolastici della scuola di appartenenza. Una grande soddisfazione per i ragazzi partecipare alla cerimonia della finale durante la quale sono stati svelati i racconti vincitori!
Dopo i saluti del vice sindaco-assessore alla Cultura del Comune di Rovigo, Roberto Tovo, di Isabella Sgarbi, in rappresentanza dell’Accademia dei Concordi, di Virgilio Santato della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, promotore, con la Fondazione Banca del Monte, del Maggio Rodigino, nel cui calendario è inserito l’evento, il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Giorgio Lazzarini, ha ufficialmente aperto la cerimonia. In sala era presente anche la signora Sandra Garbato.
Doverosi da parte del presidente Lazzarini, dopo una breve presentazione del concorso, i ringraziamenti alla Giuria, per il prezioso e impegnativo lavoro di valutazione dei racconti, ma anche piacevole, a detta degli stessi componenti: Antonio Gardin, presidente, Claudio Garbato, Francesco Casoni, Giuseppina Papa.
A seguire è stato letto in sala il messaggio fatto pervenire dal presidente della Giuria, Antonio Gardin, impossibilitato ad essere presente. Le sue parole sono state in primis di plauso per gli studenti che hanno voluto cimentarsi nella stesura del racconto che è “quanto di più complesso possa affrontare uno scrittore. Intanto bisogna avere una storia da raccontare, avere voglia di raccontarla” e poi “occorre sapere costruire la struttura del racconto, sapere gestire trama, intreccio, personaggi, tempi e luoghi della storia e il ruolo del narratore, il tutto in poche cartelle perché il racconto è caratterizzato dalla sua brevità”. Sono stati citati i docenti e i dirigenti che hanno saputo motivare e incoraggiare gli studenti che hanno accolto l’invito a partecipare all’iniziativa pensata come opportunità per valorizzare i ragazzi che hanno voglia di raccontare e di mettersi alla prova.
Sono stati 76 gli elaborati valutati dalla Giuria, nella forma di racconto a tema libero e rigorosamente inedito, provenienti da sei istituti scolastici del territorio provinciale: Liceo Bocchi-Galilei di Adria, IIS Primo Levi di Badia Polesine, Liceo Celio Roccati di Rovigo, Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo, IIS Viola-Marchesini, compreso Istituto per Geometri Bernini, di Rovigo , IIS De Amicis di Rovigo.
Di questi, sono stati premiati, come da bando, quelli che hanno partecipato con il maggior numero di racconti in relazione al punteggio minimo raggiunto, stabilito dalla Giuria. Ecco le posizioni aggiudicate:
1° classificato pari merito
Istituto Istruzione Superiore “Viola-Marchesini” – Rovigo
Liceo Statale “Celio-Roccati” – Rovigo
3° classificato
Istituto Istruzione Superiore “Primo Levi – Badia Polesine
Le scuole su indicate si sono aggiudicati rispettivamente un premio di 900 e 500 euro.
La cerimonia è proseguita elencando i racconti finalisti e nominando i loro giovani autori, la scuola di appartenenza e i docenti di riferimento. La Fondazione ha confermato che nel prossimo autunno pubblicherà e presenterà al pubblico la raccolta dei racconti, come per le precedenti edizioni.
A ciascun finalista è stato consegnato un attestato con il quale la Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha dichiarato che il racconto “è meritevole di pubblicazione”.
Di seguito i finalisti (in ordine alfabetico):
Titolo del racconto | Autore | Classe | Istituto scolastico | Città | Docente referente |
UNA SCIARPA PER SOGNARE | CAPATO ALICE | 3B SA | IIS PRIMO LEVI | ROVIGO | SPIAZZI VALERIA |
LA LUCE CHE RESTA | CAVALLARO SOFIA | 4C | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | CALLEGARO LAURA |
L’ULTIMA FARFALLA | CELEGHIN VERDIANA | 3B SU | IIS PRIMO LEVI | BADIA P. | PATARINI CHIARA |
SPENSIERATEZZA | CROZZOLETTO LARA | 3A | IIS VIOLA MARCHESINI | ROVIGO | CORBO MARIDA |
IL GIORNO DI SAN BARNABA | FERRARESE ALFONSO | 4B Cl | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | ROMANO GIUSY |
FAME DI VITA | FORMIGARO CHIARA | 4° SU | IIS PRIMO LEVI | BADIA P. | ANTONIOLLI ROSANNA |
IL GIOCO DELLA GUERRA | FRACASSO LUCA | 3G | IIS VIOLA MARCHESINI | ROVIGO | CECILIATO PAOLA |
UN FOGLIO BIANCO | FURIN FABIO | 3A | IIS VIOLA MARCHESINI | ROVIGO | CORBO MARIDA |
UNA STORIA DA BRIVIDI | GALLO GIULIA | 3A | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | MUTTERLE M LODOVICA |
LEZIONI DI EMPATIA | GUIDORZI JACOPO | 4B Cl | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | ROMANO GIUSY |
LA BELLA SCONOSCIUTA | NACCARI GIULIA | 4A L | LICEO BOCCHI GALILEI | ADRIA | MAZZUCCATO SUSANNA |
NO JUSTICE, NO PEACE | OKEKE JENNIFER | 3B LS | LICEO PALEOCAPA | ROVIGO | BISI SOFIA TERESA |
NASCITA | PADOVANI LUDOVICA | 4A | IIS VIOLA MARCHESINI | ROVIGO | CORBO MARIDA |
UN LUNGO VIAGGIO | POPA ALEXANDRINA | 3DSU | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | ALLOLODI ANNA |
LES JEUX SONT FAITS | SERBENSKI ELEONORA | 4DL | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | VANZAN VIRGINIA |
CIELO AZZURRO | STOCCO ELEONORA | 3B Cl | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | CARRETTI LUCIA |
PASSEGGIATA CON IMPREVISTO | TIENGO EVA | 4A L | LICEO BOCCHI GALILEI | ADRIA | MAZZUCCATO SUSANNA |
UN GIORNO D’INVERNO | TOSI RICCARDO | 4A | IIS VIOLA MARCHESINI | ROVIGO | CORBO MARIDA |
MI NEGARON DI ESSERE PADRE | ZAGO MARTINA | 3H | IIS VIOLA MARCHESINI | ROVIGO | ARTIOLI MARINA |
L’ULTIMO GIORNO | ZANIRATO GIULIA | 3D SU | LICEO CELIO ROCCATI | ROVIGO | ALLOLODI ANNA |
La cerimonia della finale ha riservato qualche momento di suspense prima di svelare i tre vincitori. Camilla Ferrari, ospite d’onore che generosamente ha accolto l’invito della Fondazione a partecipare all’evento, ha interpretato un passaggio di ognuno dei primi tre racconti situati ai vertici della classifica, per poi dare spazio ai Giurati che hanno letto, per ciascuno dei racconti, la motivazione espressa.
Prima di rivelare i racconti vincitori, il Presidente ha annunciato che la Giuria ha riservato una menzione speciale al racconto “No justice, no peace” di Jennifer Okeke, studentessa della classe III B LS del liceo scientifico Paleocapa. Il giurato Francesco Casoni ha letto la motivazione:
“Chi sono e qual è il mio posto nel mondo?”
E’ soprattutto l’adolescenza il periodo della vita in cui questo genere di domande cercano incessantemente risposta. Ma per alcune ragazze e ragazzi la ricerca dell’identità passa attraverso altri interrogativi, di non facile soluzione.
E’ il caso della protagonista di questo racconto, che sente di essere italiana, ma sulla propria carta d’identità vede riportata un’altra nazionalità. E che, oltre a questo, affronta le conseguenze dei pregiudizi. La sua non è certo una storia isolata: sono migliaia le ragazze e i ragazzi che sono nati nel nostro paese, che studiano, hanno amicizie, partecipano alla vita della comunità, che si sentono italiani, ma formalmente non lo sono.
Al centro del racconto, però, c’è semplicemente una storia d’amore tormentata, anche se non tragica. Qui l’ostacolo alla felicità dei protagonisti è l’ostilità che nasce dal razzismo. Che pone i protagonisti – e di conseguenza il lettore – di fronte alle difficoltà, alla sofferenza, alle paure di chi deve scalare muri, sfidare convenzioni, perfino scontrarsi con la propria famiglia. Pur di affermare il diritto di vivere liberamente il proprio amore e difendere i propri diritti.
Insomma, una storia semplice, ma in cui si sentono gli echi di narrazioni eterne. E soprattutto capace di calare nella vita quotidiana un grande tema dei nostri giorni. Dandogli un volto, una vita e un’emozione.
Finalmente la proclamazione dei vincitori.
Al 1° posto il racconto “La luce che resta”di Sofia Cavallaro, studentessa della classe III C del liceo Celio-Roccati
Motivazione della Giuria Si possono raccontare i sentimenti? Certamente, perché raccontare storie è prerogativa umana, il più umano dei poteri, un potere quasi divino. Ma una storia senza i vissuti di chi la vive diventa una vuota raccolta di fatti. Dentro “La luce che resta” ci sono tutti gli ingredienti di un racconto perfetto: una struttura ben congegnata, personaggi vivi e credibili, vissuti intensi e autentici. Vi si intrecciano esperienze terribili, cadute vertiginose e riscatti che sembrano impossibili ma poi … Pietro racconta la sua storia, confessa i suoi tormenti, le sue sofferenze e Caterina li accoglie come doni preziosi e si compie una catarsi. Il contesto è la scuola che sa far entrare la vita, quella dei ragazzi che cercano attenzione che vogliono di più delle informazioni, delle nozioni. Vogliono andare oltre e in profondità, vogliono capire cosa ci fanno lì tra i banchi, chi sono e quale sarà il loro posto nel mondo. E’ quindi una storia di formazione, di crescita, di ricerca, di confronto e incontro e … di cura. I personaggi sono delineati con tratti essenziali ed efficaci e sono resi vivi e autentici dai dialoghi che tracciano caratteri e manifestano vissuti meglio di qualsiasi descrizione. |
Al 2°postoil racconto “Il giorno di San Barnaba”diAlfonso Ferrarese della classe IV B liceo “Celio-Roccati”.
Motivazione della Giuria
Dante Alighieri descrive la sua esperienza di cavaliere fenditore, guelfo alla battaglia di Campaldino. Ventiquattrenne, esperto combattente, è impegnato in prima linea alla conquista di Arezzo ghibellina, conquista importante per Firenze, per ampliarne il potere in Toscana.
Dante descrive le tattiche e le strategie militari pianificate per vincere, e contemporaneamente analizza i suoi sentimenti e quelli dei suoi commilitoni: ansie, timori per la propria vita, speranza di vincere, incoscienza dei più giovani ed inesperti. Ricorda i frati che distribuivano le ostie consacrate prima della battaglia e la preghiera che rivolge alla Madonna.
La battaglia cruenta è vinta, sul campo c’è l’inferno: orrore, morti uomini e cavalli, feriti, puzza di sangue. Si immedesima in Enea , virgiliano, nella discesa dell’Ade.
Ormai l’11 giugno 1289, giorno di San Barnaba, sta finendo e il suo sguardo si innalza al cielo a rimirare le stelle.
Una lettura piacevole e rispettosa della storia, scritta con gli occhi di un poeta.
Si è classificato al 3° posto il racconto “Fame di vita” di Chiara Formigaro, studentessa della classe IV A SU dell’IIS Primo Levi.
Motivazione della Giuria
Al centro del racconto, che si dipana in forma scorrevole e vivace, sta il disagio di non accettare se stessi, il proprio corpo, un male assai diffuso nel nostro tempo. C’è una drammatica distanza fra quello che siamo e quello che invece vorremmo essere.
Per rendere più gradevole a se stessa il proprio aspetto, l’autrice oscilla fra le diete più severe e l’istinto insopprimibile di riempire lo stomaco. Il dispiacere e l’ansia turbano le sue giornate e solo l’altruismo dell’amica del cuore le restituisce gioia e serenità.
Al termine della cerimonia, non prima della foto di rito, il Presidente ha dato ai giovani scrittori l’arrivederci al prossimo autunno.
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Finalisti e vincitori, la partecipata cerimonia in Accademia dei Concordi di Rovigo. Entusiasmo, emozione, sorprese e soddisfazioni per i giovani scrittori. Ospite d’onore Camilla Ferrari.