ROVIGO – Settimana di passione a Rovigo, la FemiCz domenica 28 maggio a Parma si gioca l’ennesima finale scudetto, avversario il Petrarca Padova, come nel 2021 (vittoria rossoblù al Plebiscito), e nel 2022 (vittoria tuttanera sul neutro del Lanfranchi).
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Ripresi gli allenamenti lunedì 22 maggio dopo la sosta del weekend, la cura dei dettagli farà la differenza, una partita in cui ci si gioca il titolo in 80 minuti, la classifica della regular season non conta più. Tuva sarà del match, ha pienamente recuperato, anche Sironi è disponibile.
“Sarà una partita che si vince con la testa – spiega il ds Polla Roux (foto in basso con il team manager Antonio Romeo – se guardiamo la nostra stagione dobbiamo imparare a chiudere le partite prima, spesso in campo siamo stati dominanti, anche anche nella semifinale con il Colorno, ci è mancata la meta che chiudesse il match. Basta guardare cosa è successo nella finale di Champions cup, il Leinster sembrava aver già vinto, invece La Rochelle ha rimontato conquistando per il secondo anno consecutivo il trofeo. I tecnici della Rugby Rovigo hanno fatto uno stage proprio nel club francese quest’anno, speriamo sia di buon auspicio”.
Per la cronaca è il secondo trofeo per Tommaso Boldrini (La Rochelle), ex preparatore atletico del Rovigo.

“Sicuramente l’aspetto mentale gioca un ruolo determinante nelle finali, queste partite cancellano tutto quello che si è fatto nei mesi precedenti. L’ho vissuto sulla mia pelle”. Polla Roux da tecnico ha perso la finale scudetto al Battaglini proprio contro il Petrarca, quello scudetto sembrava già cucito sul petto dei Bersaglieri dopo una serie infinite di partite consecutive vinte, ma lo scudetto nel 2011 è andato al di là dell’Adige.
“Dobbiamo gestire meglio al piede gli ultimi 10 minuti, sappiamo che loro hanno giocatori di grande esperienza. In regular season il Petrarca non è stato imbattibile, però nella partite importanti, e in semifinale, è parsa una squadra molto matura, anche se con il Valorugby ha sofferto nel primo tempo di gara 2. Loro fanno un gioco semplice, costringono gli avversari al fallo, hanno una maul avanzante forte, sarà fondamentale la disciplina”.
Se potesse togliere un giocatore al Petrarca? Polla Roux risponde: “perchè non due?. Lyle per il suo gioco al piede, James Faiva da quando è tornato ha cambiato la squadra”. Sicuramente ci saranno, pure Spagnolo, pilone dal radioso futuro e quasi incontenibile nel gioco aperto.
Una stagione comunque positiva per la FemiCz Rovigo, primi in regular season dopo una lunga rincorsa partita dal sesto posto, la finale scudetto alle porte, anche se il Petrarca Padova parte con i favori del pronostico, i Bersaglieri hanno la possibilità di giocarsela fino in fondo.
“Dopo la finale del 2021 il Rovigo ha cambiato molto, anche dopo quella dell’anno scorso (ben 12 atleti), il Petrarca negli ultimi 3 anni ha mantenuto la stessa ossatura. Per la FemiCz serve un aiuto dai giocatori senior, Giulian arriva dalla Serie A, ed è alla sua prima finale scudetto (è stato un suo giocatore al Valsugana in Top10, ndr), Stavile, Casado Sandri, Lindsay e Montemauri pure. Padova è favorito per queste ragioni, ha cambiato poco ed è detentore del titolo. Direi 60% Padova e 40% Rovigo”.
A ottobre il terremoto in viale Alfieri con la partenza di coach Allister Coetzee, un fulmine a ciel sereno “Non eravamo preparati, non c’erano avvisaglie in questo senso, ma ho subito creduto in Ale Lodi (promosso da assistente a capo allenatore, ndr), non serviva un nuovo tecnico, lo avevamo già. Ha fatto un ottimo lavoro, come anche Davide Giazzon con la mischia. L’innesto di Joe Van Niekerk per la difesa ci ha dato molti benefici, non a caso abbiamo la miglior difesa del campionato”.
Tempo di bilanci, anche se mancano ancora 80 minuti. “Gli acquisti che abbiamo fatto lo scorso anno si sono rivelati azzeccati – spiega Polla Roux – Ciccioli purtroppo si è fatto male, Giulian è una scoperta, Stavile era arrivato al posto di Ruggeri ed ha dimostrato tutto il suo valore, Lindsay ci ha sistemato la touche, Casado Sandri ha fatto un ottimo inizio di stagione, ora si sta riprendendo, Montemauri anche lui è una scoperta, Bazan Velez paga il fatto di non aver fatto tutta la stagione con i suoi compagni. Tuva (arrivato via Benetton a campionato in corso) è stata la svolta”. Il direttore ha parole anche per chi ha giocato meno “Munro può crescere, Ruffato si è fatto male ed è stato sfortunato, mentre Liut (dirottato a Badia) non ha trovato spazio”.
Sul futuro il ds della FemiCz Rovigo è chiaro “C’è entusiasmo, abbiamo cercato di confermare più giocatori possibili, molti erano nel mirino di società con budget e categorie superiori, ma siamo riusciti a creare una certa continuità. E’ cresciuta positivamente anche la collaborazione con la Monti, stiamo mettendo particolare attenzione allo staff, Joe Van Niekerk chiaramente sarà confermato, e sarà come quest’anno alla guida del Badia. Stefan Basson, oltre ad allenare l’Under 18, ci potrà fornire la sua competenza per i calci e determinati skills, dobbiamo migliorare per offrire uno staff importante ai nostri giovani, con un occhio di riguardo al vivaio e al Badia, che fa parte del nostro progetto. Vedo un bel futuro e una bella collaborazione”.
Un clima che non si respirava da anni.
Giorgio Achilli