Continuano ad offendere i maxi poster elettorali di Matteo Salvini. Per la Lega il nemico è stato identificato in una donna che indossa il Niqab

ROVIGO – “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” 

È l’articolo 3 della Costituzione Italiana. Ed è uno dei principi fondamentali sui quali i Padri e le Madri della Costituzione hanno poggiato le basi dell’Italia antifascista.

“Dopo essere apparsi in altri Comuni veneti, anche a Rovigo sono stati esposti cartelli elettorali della Lega (LEGGI ARTICOLO) di cui avremmo fatto volentieri a meno, per molti motivi: Offendono l’intelligenza, prima di ogni altra cosa; Esprimono razzismo; Coltivano il veleno dell’odio razziale e religioso; Creano il nemico. Creare nemici è tipico di chi non ha nulla da offrire” dichiarano dal gruppo Polesine Progressista.

“Così per la Lega il nemico è stato identificato in una donna che indossa il Niqab. Meglio farebbe la Lega, se davvero ha cuore le sorti degli italiani, ad occuparsi di migliorare il servizio sanitario pubblico, che anche in Veneto, dove governa da decenni, ha fatto enormi passi indietro. Basti pensare che molti, non potendosi permettere la sanità privata, rinunciano a curarsi.

O, molto più terra terra, potrebbe occuparsi delle famose accise, che voleva togliere quando non era al governo. Potrebbe anche studiarsi la Costituzione, che è Italiana.

Esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità musulmana e ci sentiamo di farlo a nome di tutti coloro che si riconoscono nell’articolo 3 della Costituzione. Auspichiamo che i candidati sindaci della città di Rovigo prendano posizione contro il messaggio comunicato da questi manifesti.

Auspichiamo infine la rimozione dei manifesti stessi. La nostra società è sempre più composta di popoli e culture diverse. Persone che si incontrano, studiano, lavorano fianco a fianco, creano famiglie insieme, costruiscono il presente e il futuro. Abbiamo bisogno di parlarci, capirci, conoscerci, rispettarci. Abbiamo bisogno di tutte e tutti. Questo non è più il tempo del fanatismo alla caccia del nemico. È il tempo di vivere insieme, per migliorarci, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” conclude il gruppo Polesine Progressista.

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