POLESELLA (Rovigo) – Nonostante il covid, che ha paralizzato le attività delle amministrazioni per oltre due anni, rendendo molto complessa la gestione dei comuni, il bilancio di questo mandato per la municipalità di Polesella guidata dal sindaco Leonardo Raito non può che dirsi molto positiva. Il primo cittadino ha voluto esaminare alcuni punti dell’attività svolta, con le realizzazioni ma anche le problematiche incontrate.
“Sono stati periodi difficili – sottolinea Leonardo Raito – con la pandemia che ha obbligato l’amministrazione a concentrare oltre due anni di attività sulle difficoltà delle persone, delle famiglie, delle attività del territorio. Penso tuttavia che grazie al lavoro svolto dalla giunta comunale e dagli uffici, si sia riusciti a dare risposte concrete ai tanti problemi del periodo, che ritengo superato in modo molto efficace. La pandemia ci ha anche aiutati a rendere più fruibili i servizi, digitalizzando tante procedure grazie ai fondi del PNRR. Oggi abbiamo lo sportello del cittadino con i servizi tributi e anagrafe accessibili da strumenti informatici, un totem informativo e comunicativo, la app comunale, il notiziario. Credo siamo migliorati molto anche in termini di apertura, trasparenza, informazione”.
Nel settore delle opere pubbliche c’è stato un notevole attivismo.
“Aver realizzato la sistemazione antisismica del palazzetto, la nuova ciclabile nella ex fossa, aver avviato l’efficientamento della pubblica illuminazione in varie aree del paese e la gara per l’esternalizzazione, sistemato scuole, asfaltato strade, rimosso tutto l’amianto dagli edifici comunali, efficientato gli impianti sportivi ha rappresentato un ottimo risultato. Abbiamo riqualificato ciclabili e percorsi ciclopedonali, investito in sicurezza stradale, migliorato giardini e parchi pubblici, iniziato ampie azioni di manutenzione dei ponti, sistemato il magazzino comunale, realizzato interventi in centro grazie a un bando per la valorizzazione del commercio che abbiamo vinto, effettuato lavori al cimitero; il tutto va sottolineato, in anni in cui si è registrato un epocale aumento dei costi delle materie prime e senza un centesimo di nuovi debiti per il comune, attingendo a bandi nazionali, regionali, di fondazioni. Altre opere centrali sono stati la sistemazione del depuratore e delle tratte fognarie, con un investimento garantito da Acquevenete di oltre 1,2 milioni. La stessa società partecipata realizzerà un intervento da 400.000 euro in via del Lavoro e auspico possa dar corso all’intervento richiesto in Via Trieste. Ci sono altre cose da fare e altre urgenze, abbiamo progetti e siamo sempre a caccia di fondi. Tra le opere che mi premono di più, il ponte della stazione, che speriamo possa ottenere un finanziamento per il quale abbiamo partecipato a tutti i bandi possibili. Ma anche i marciapiedi, che necessitano di profondi restyling. Non possiamo poi dimenticare che abbiamo redatto il piano degli interventi e quello comunale di protezione civile, finanziato il recupero dell’ex cinema Vittoria, sistemato il punto sanità e acquistato gli spazi per la nuova sede della polizia locale e che si è risolta la questione di Polesella 2000. Mi pare un ottimo bilancio. Anche se penso si debba e si possa milgiorare nella gestione ordinaria del verde e della pulizia delle aree pubbliche. Non posso poi dimenticare il mega cantiere di Botte Paleocapa realizzato dal Consorzio di Bonifica. Un’opera centrale per la tenuta idraulica del Polesine”.
In anni in cui si parla di sostenibilità, come stanno i bilanci comunali?
“I conti del comune sono più che in ordine. E la nostra amministrazione ha ridotto il debito residuo da 1.972.649,76 a 1.076.828,44 quasi dimezzandolo e senza aumentare le imposte comunali. Sono dati concreti e che danno ampio respiro al bilancio oggi e anche per le scelte da fare in futuro”.
Anche in ambito di sviluppo, le opportunità colte e avviate sono state molte:
“I dati raccolti dall’Osservatorio Regionale indicano che il territorio ha scoperto e sviluppato la propria vocazione turistica. I numeri sono chiari e lo testimoniano anche i tanti investimenti privati nel settore che premiano la strategicità di Polesella nel contesto geografico ed economico territoriale. Il rapporto con Villa Morosini ha messo in circolo migliaia di turisti che visitano la villa e le mostre o frequentano gli eventi che vengono realizzati. L’ultimo progetto per la valorizzazione del turismo e dei borghi fluviali ci consentirà di fare ancora di più in ambito di turismo sostenibile che ruota attorno all’attracco sul Po, e alla rete di ciclabili frutto di una mobilità lenta che si gioverà a brevissimo anche della ciclovia Ven.To. La zona logistica semplificata rafforzata ha aperto la strada dell’attrattività anche per imprese produttive di qualità. Le ricadute sono posti di lavoro ed economia che circola. Non è poco”.
In tanti progetti Polesella è apparsa come realtà dinamica e vivace.
“Far ripartire un evento come la Notte bianca è stato bellissimo. Ma quante cose belle, quanti eventi e quante iniziative di successo sono state svolte da e in collaborazione con la nostra amministrazione. Quello che fa piacere, quando ospitiamo un evento di rilievo, è che ci viene riconosciuta la capacità di supportare e di accogliere offrendo l’immagine e il senso di una realtà che sa stare bene e far stare bene. Progetti finanziati per il recupero delle musiche del maestro Carlo Barbierato, delle memorie del Ponte in Chiatte, della figura di Achille Tedeschi, un concorso letterario come “Parole Chiave”, la partecipazione alle reti regionali di eventi, a Tra Ville e Giardini e molte altre, di certo contraddistinguono una realt dinamica. La partenza dell’indirizzo musicale alle scuole medie, che sta andando benissimo, l’asilo nido sempre pieno, la collaborazione sempre più marcata con l’Opera Pia Pietro Selmi, un continuo dialogo con le associazioni, rappresentano un elemento chiave per il futuro della comunità. Accrescerne il senso di appartenenza significa anche recuperarne e tenerne vive le memorie e i ricordi. In tal senso i progetti realizzati hanno una valenza che va aldilà dei momenti e degli eventi”.
Di certo ci sarà qualcosa che avrebbe voluto vedere o far andare meglio.
“Certo, tante cose. Ripeto, ci resta il cruccio del ponte della stazione inagibile e di alcune situazioni di viabilità complesse, specie per strade insistenti su argini consortili o periferiche. E personalmente vorrei vedere migliorate alcune situazioni di disagio legate a rapporti tra vicinato su cui è difficile incidere, ma che i cittadini mi portano a conoscenza. Ovviamente resta il rammarico per la mancata fusione con Guarda Veneta, che i nostri concittadini avevano sostenuto fortemente. Avrebbe messo in circolo risorse economiche e organizzative per garantire un futuro più roseo e importante per le nostre comunità”.
Per concludere, un messaggio per i polesellani.
“Ai miei concittadini dico solo due cose: grazie e scusate. Grazie per il supporto che ci avete sempre dato, fatto anche di suggerimenti e di critiche costruttive. Molte realizzazioni sono frutto di questo dialogo costante, che è anche confronto di prospettive. Il grazie lo estendo ai dipendenti e ai collaboratori comunali, ma anche a tutti gli amministratori, dagli assessori ai consiglieri di maggioranza e minoranza. E le scuse sono rivolte alle persone che magari si aspettavano altre opere e altri progetti che per le ragioni su esposte, non si sono potuti realizzare”.