PORTO TOLLE (Rovigo) – Il progetto “Delta del Po, destinazione pesca”, finanziato dal Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca Feamp 2014/2020 e iniziato, nelle sue fasi operative, a fine maggio, è ormai giunto alle battute finali.
In particolare, sono terminate il 6 dicembre scorso tutte le attività previste dalla linea strategica “Pesce Gnam Gnam” studiata appositamente per le scuole dell’infanzia e primaria dei cinque Istituti Comprensivi dell’Area Interna Contratto di Foce “Delta del Po”.
Più di 800 bambini, tanti sono stati quelli coinvolti nel Progetto, residenti nei comuni di Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Taglio di Po e Rosolina hanno potuto fare esperienza ed essere protagonisti delle attività didattiche e laboratoriali studiate e declinate in base all’età e finalizzate all’acquisizione di concetti correlati a tre principali tematiche (alimentazione, sostenibilità ambientale, l’ecosistema e la biologia) legate alla pesca e all’acquacoltura nel Delta del Po. Due incontri per un totale di tre ore per classe durante le quali i bambini si sono confrontati anche con le abilità manuali e con l’ascolto del territorio attraverso la voce di coloro che hanno fatto dell’attività della pesca, oltre che il proprio lavoro, anche una grande passione.

I bambini hanno infatti, durante la visita del Porto di Pila e del vicino Mercato Ittico, avuto modo di incontrare, ascoltare e intervistare il direttore di quest’ultimo Luigino Pelà e il veterinario Nicola Tiengo. “I bambini – come afferma Cecilia Canciani della Cooperativa Sociale La Goccia che ha seguito con Aqua Natura e Cultura srl le attività educative nelle scuole ‐ si sono sentiti molto coinvolti e hanno partecipato alle proposte con molto entusiasmo, interesse e curiosità”. Medesimo commento quello di Veronica Mancin della Cooperativa Sociale Oasi che ha ideato e seguito le preparazioni, nelle cucine della mensa scolastica della scuola dell’infanzia e primaria di Ca’ Tiepolo e Boccasette, di ben cinque ricette a base di pesce fresco locale che per poco più di un mese sono state proposte con cadenza bisettimanale. “Non c’è maggior soddisfazione – racconta Veronica – di sentir chiedere dai bambini il menù di pesce anche a progetto terminato. Questo significa che il Pesce Gnam Gnam ha avuto il riscontro che ci si aspettava: abituare i bambini a consumare il pesce fresco proveniente dall’area del Delta del Po.
Questo risultato ripaga del grande sforzo fatto e delle problematiche organizzative affrontate dovute ad esempio alla riprogrammazione del menù a causa dell’irreperibilità del prodotto fresco per avverse condizioni climatiche. Ma anche questo aspetto contribuisce a educare alla sostenibilità delle risorse alimentari fortemente collegata all’ecosistema nel quale esse si trovano.
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