ROVIGO – “Amministrare significa dare soluzioni, non spiegare perché non si è stati in grado di trovarle. La realtà parla da sola: le piscine di Rovigo sono asciutte, come quelle in cui oggi siamo simbolicamente immersi – ha spiegato Valeria Cittadin, durante un flash mob che si è tenuto oggi in piazza Vittorio Emanuele II e ha coinvolto rappresentanti di tutte le liste che sostengono la sua candidatura a sindaco – L’ex sindaco non ha partecipato al consiglio comunale straordinario convocato sul tema delle piscine poco prima della loro chiusura. E sapeva che si sarebbe dovuto procedere con la messa al bando del servizio di gestione. Invece di accusare gli altri, faccia ammenda e accetti critiche e dissenso. E’ stato un amministratore, non un re. E Rovigo sotto la sua gestione ha perso opportunità, servizi e infrastrutture – ha continuato – Non accettiamo lezioni da chi ha ignorato i problemi invece di risolverli”.
Insieme alla Cittadin è intervenuto anche Michele Aretusini, ex consigliere comunale e candidato in lista Lega, per rincarare la dose: “Il 5 novembre 2021 il comune ricevette un parere pro veritate, prodotto da un tecnico incaricato, secondo il quale avrebbe dovuto mettere a bando il servizio di gestione del polo natatorio, in conformità alle regole vigenti dell’evidenza pubblica, in funzione della migliore tutela degli interessi coinvolti. Eppure, per anni, Gaffeo non ha intrapreso alcuna iniziativa. Allora c’erano i margini per salvare le piscine, garantire la continuità del servizio e procedere ad una programmazione degli interventi di manutenzione. Oggi, tre anni dopo, rimangono solo due vasche asciutte e duemila persone senza servizio”.
Anche Andrea Bimbatti non ha risparmiato critiche: “Le responsabilità non si possono scaricare, sono in capo a chi le ha, e nel caso della piscina sono esclusivamente in capo a Gaffeo, che da sindaco si è sottratto anche all’ultimo consiglio comunale nel quale la sua giunta è stata sommersa di critiche. Ha chiuso il lodo solo grazie ai soldi accantonati dal centrodestra, in quel momento doveva rientrare in possesso della struttura e poi fare i lavori preparando un bando per una gestione Almeno decennale. Una palese incapacità palesata su tutta l’operazione piscina”.
Presente anche Damiano Sette, ex consigliere comunale, ora candidato con la lista civica Valeria Cittadin Sindaco: “E’ ora che Rovigo cambi strada e soprattutto che il polo natatorio torni quanto prima nella disponibilità di giovani, famiglie, anziani e sportivi – ha dichiarato – Con Valeria Cittadin, prenderemo in carico la questione, mettendo davanti a tutto le esigenze delle persone”.
Valeria Mantovan, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia, ha inoltre chiarito: “Noi di Fratelli d’Italia riteniamo che la buona politica sia quella che è vocata non solo a garantire i servizi, ma anche a migliorarli. L’incertezza che si è creata sul caso piscine, sicuramente dettata dalla crisi degli ultimi tempi, è stata provocata anche dall’inerzia di una politica che è stata poco attenta ad avvertire i segnali e prevederli. Noi con Valeria Cittadin ci impegniamo invece a garantire i servizi. Attraverso un lavoro di squadra, con la prossima amministrazione, saremo certamente in grado di dare risposte ai rodigini”.