Per il Sulpl alcuni velox sono nei posti sbagliati 

Il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale: “le amministrazioni comunali e provinciali hanno fatto spuntare autovelox come funghi, piazzandoli nei posti più disparati”

ROVIGO – Mercoledì sera, il moderno “supereroe” che si aggira per il Polesine ad abbattere gli autovelox, con la decapitazione dell’autovelox fisso del Comune di Rosolina (LEGGI ARTICOLO), ha messo l’ennesima tacca sul proprio flessibile, dopo aver decapitato i rilevatori di velocità di Bosaro, Giacciano con Baruchella, Taglio di Po e Corbola, il tutto con la massima approvazione popolare, come testimoniano gli infiniti attestati di stima rinvenibili sui social e provenienti dalle persone più disparate, la maggioranza delle quali insospettabili.

“Ma come può un criminale, perché di questo si tratta, che va in giro di notte a danneggiare il patrimonio pubblico trovare così tanta approvazione popolare?” si chiede Mirco Gennari, coordinatore provinciale del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.

“Il motivo è semplice, e noi del Sulpl – lo denunciamo da tempo, ovvero che troppo spesso, anche se non sempre, fortunatamente, con la scusa della sicurezza stradale, le amministrazioni comunali e provinciali hanno fatto spuntare autovelox come funghi, piazzandoli nei posti più disparati, tranne dove effettivamente servirebbero, più per rimpinguare le casse dei loro enti che per una reale volontà di ridurre gli incidenti stradali.

Tra l’incudine e il martello, o meglio, il flessibile nel nostro caso, il personale della Polizia Locale, da immolare quale capro espiatorio a fronte dell’abuso di certe forme di controllo della velocità, quantomeno vessatorie. Polizia Locale che suo malgrado si trova costretta al ruolo di esattore e distratta dall’effettivo controllo del territorio, a scapito della sicurezza, quella vera, di cui non c’è politico che non sia pronto a riempirsi la bocca in campagna elettorale”.

“Fermo restando che auspichiamo che ‘Fleximan’ venga quanto prima assicurato alla giustizia – conclude Mirco Gennari – vogliamo sperare che tanta approvazione popolare serva a far riflettere certi amministratori sull’uso (e abuso) di determinati strumenti, nonché sul giusto impiego della Polizia Locale, che merita di meglio che di essere relegata al ruolo di esattore, come vorrebbe qualcuno”.

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