Passa nelle commissioni la delibera per risolvere la convenzione tra Comune di Rovigo ed Iras

Il commissario regionale Tiziana Stella ha annunciato che il lavoro da fare è ancora molto, ma è ottimista per arrivare ad una convergenza con il Comune di Rovigo

ROVIGO – Bisogna scomodare Neil Armstrong e la missione Apollo 11 quando l’uomo mise piede per la prima volta sulla luna con la celeberrima frase “È un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l’umanità” per riassumere due ore e mezza di discussione in prima e seconda commissione consiliare, riunite a Rovigo sotto la presidenza di Vanni Borsetto alla presenza dei capogruppo, del commissario straordinario regionale di Iras Tiziana Stella, del sindaco Edoardo Gaffeo, della presidente del consiglio Nadia Romeo e buona parte della giunta comunale. Tra il pubblico anche i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil (LEGGI ARTICOLO) e un nutrito gruppo di lavoratori della struttura socio assistenziale rodigina, la più antica e grande casa di riposo della provincia di Rovigo.

La proposta di delibera è stata licenziata con 6 voti favorevoli sia in prima commissione, con astensione di Michele Aretusini, Lega, così come in seconda con l’astensione di Lorenzo Rizzato, sempre Lega, con delega al voto ricevuto da Valentina Noce e di Mattia Moretto, Fratelli d’Italia.

Il sindaco Edoardo Gaffeo ha presentato la proposta di delibera dal titolo: “Approvazione proposta di accordo di programma diretto alla risoluzione del contratto di concessione del 2004 tra Comune di Rovigo ed Iras e contestuale riutilizzo di Casa Serena a beneficio della collettività (LEGGI ARTICOLO)” corredata dai pareri positivi del dirigente Patrimonio e Lavori pubblici, del dirigente dei Servizi sociali e del dirigente della Ragioneria, più il parere positivo del collegio dei revisori dei conti.

“Uno schema di delibera come proposta nell’alveo di quanto già abbozzato a partire da luglio scorso in conferenza dei servizi. Un lavoro che oggi è nella forma compiuta pronta ad essere adottata” ha sottolineato il sindaco Gaffeo.

Le motivazioni del mancato voto favorevole dei commissari della Lega e di FdI Aretusini, Rizzato, Moretto sono stati esposti come una astensione in attesa delle modifiche che verranno richieste dalla Regione del Veneto dopo l’incontro del prossimo 12 gennaio. “Non é un punto di partenza, ma una perdita di tempo per prendere tempo” ha commentato Moretto.

La decisione dell’astensione è maturata dagli interventi del commissario Stella che ha spiegato come “c’è ancora parecchio lavoro da fare per appianare le divergenze. Non ci sono tutti gli elementi che Regione ed Iras chiedono per rendere chiari ed incisivi gli impegni del Comune di Rovigo verso Iras. Un problema di intelligibilità da sistemare”.

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Per Stella i punti da chiarire riguardano l’alea di indeterminazione di alcuni punti dell’accordo, a partire dalla sua decorrenza. “Quando si risolve la convenzione? Non si capisce” afferma il commissario.
Vi sono poi problematiche sugli impegni per la riconsegna di Casa Serena, come l’agibilità compromessa per mancanza di certificazione antisismica dell’immobile.
Anche per quanto riguarda gli impegni che Iras si sarebbe dovuta far carico, come la manutenzione, ci sono gravi problemi, non essendo i locali in “ottimo stato” come richiesto dal Comune, in funzione della convenzione in essere tra Palazzo Nodari ed Iras.
L’ultima questione sollevata dal commissario, e quella più significatica per lei, che deve impostare il piano economico finanziario dell’Ente, è l’importo che il Comune verserà ad Iras: il tetto massimo è di 3,2 milioni, ma manca la determinazione precisa della somma che, secondo il testo della delibera, potrebbe essere ridotta in funzione di conteggi di somme che le lungaggini della definizione dell’accordo vengono portate da Iras in ammortamento e che quindi non verranno riconosciute dal Comune.

“Di questi conteggi, al momento, non c’è una quantificazione certa, nemmeno dell’ordine di grandezza. Se ne occuperanno gli uffici” ha ribadito il sindaco Gaffeo, ed è stato confermato dal segretario generale Alessandro Ballarin.

Tra le accuse di “fuga in avanti del Comune” e di “bozza di accordo unilaterale non condivisa con le parti in causa, ovvero Regione, Ulss 5 Polesana, Ater ed Iras”, il sindaco Gaffeo ha risposto alle provocazioni ricordando che “solo a marzo 2022 l’assessore regionale Manuela Lanzarin ha comunicato che Iras dismette definitivamente Casa Serena. Quindi non è vero che sono 6 anni che si ragiona su Casa Serena – ha ribadito Gaffeo – è vero invece che è 6 anni che la gestione commissariale di Iras ha problemi. La soluzione di abbandonare Casa Serena è idea di Iras che ha attivato la procedura su bozza di accordo di programma redatta in buona parte dall’ex commissario Zanon, illustrata a luglio 2022 in conferenza dei servizi.
Da allora è partito un lavoro lungo, per una soluzione difficile e complicata, sicuramente da completare per risolvere una volta per tutte la questione.
Quel testo – ribadisce Gaffeo – includeva i soggetti di oggi, con data ultima al 23 settembre per chiudere l’accordo. Non si é chiuso l’accordo per un passo indietro di Ater che, nel novembre 2022 ha riconfermato per il bilancio 2023 la cifra inizialmente messa a disposizione per partecipare all’accordo, circa 2 milioni di euro”.

Nessuna fuga in avanti quindi, per il sindaco Gaffeo, Ater é ritornato della partita.
Gaffeo spiega quindi il senso della delibera: “La proponiamo noi, come Comune, ho bisogno di un mandato per l’impegno preso il 16 dicembre 2022 in Prefettura (LEGGI ARTICOLO), l’impegno di portare in consiglio comunale la proposta di accordo. Cosa fatta con pareri positivi di dirigenti e revisori dei conti.

Nessun fulmine a ciel sereno del Comune nemmeno per le comunicazioni inviate ai soggetti dell’accordo il 23 dicembre scorso, una proposta di accordo da affinare. Ater ha già risposto (LEGGI ARTICOLO) che il fattore discriminate sarà il prezzo di compravendita che dovrà essere congruo.

Il Comune è a disposizione, la nostra é la proposta che inviamo ai nostri partner. Offrimo una impostazione chiara e definita. Per la definizione dei dettagli c’è massimo ottimismo per una soluzione rapidissima di accordo tra le parti”.

Il segretario comunale Alessandro Ballarin ha chiarito quindi, al termine della discussione, che il soccorso finanziario del Comune di Rovigo ad Iras non ci sarà, semplicemente perché non si può fare.
Ballarin ha spiegato che “non vediamo fondatezza su una proposta di transazione. L’accordo di programma con contestuale risoluzione della convenzione di Casa Serena la vediamo con fatica come l’unica via di soluzione per riqualificare un nostro immobile e contemporaneamente riconoscere delle somme ad Iras. Le questioni si legano una all’altra, non si possono fare giudizi semplicistici. Dobbiamo chiudere la questione attraverso incontri di affinamento con tutti i soggetti, seguendo l’impostazione tracciata da questo accordo”.

Ottimismo è stata quindi la parola chiave della discussione in commissione, ribadita dalla commissaria Stella, dal sindaco Gaffeo, dalla presidente della seconda commissione Benedetta Bagatin e dalla presidente del consiglio comunale Nadia Romeo che si è dichiarata pronta a portare in consiglio comunale una versione finale del testo dell’accordo di programma.

La situazione di Iras, dalle parole del commissario, rimane comunque delicatissima: “Non abbiamo liquidità se non per 9.000 euro, abbiamo ricevuto oggi una diffida di pagamento dal nostro fornitore di farmaci che lamenta crediti non pagati per oltre 20.000 euro, non potremo beneficiare degli anticipi da parte di Regione Veneto (3,8 milioni di euro) se non troviamo una cifra chiara di quanto il Comune ci darà. Posso anche rimandare alla definizione dei tempi di erogazione, ma non posso pensare di non ricevere un numero, che dovrebbe essere proprio 3,2 milioni di euro per poter impostare il piano di risanamento che è già stato asseverato come praticabile, per la sopravvivenza dell’Ente”.

Stella ha quindi spiegato che qualora la somma che il Comune verserà ad Iras fosse diversa, anche solo 3,1 milioni di euro, lo deve sapere al più presto così venderà l’ultimo immobile di proprietà, la palazzina in affitto ad As2 a San Bortolo, perchè il piano è tarato sui 4 milioni, ma “sta in piedi” con un minimo di 3,2 milioni di euro che, in qualche modo, bisogna reperire.

Il messaggio del commissario Stella ai consiglieri è chiarissimo: “Iras sta negoziando un credito con il Comune. Voi mi state dando dei soldi perchè me li dovete dare. Non cè discussione sulla natura del credito. Se ricevo la somma che mi spetta oggi, voi pagate ed io salvo l’Ente, ma se la ricevo troppo tardi, voi pagate comunque, perché mi spettano, ma pagate e basta, perchè Iras che non ci sará piú”.

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