BADIA POLESINE (Rovigo) – Nell’ambito delle attività afferenti ai Pcto, l’IIS Primo Levi di Badia Polesine ha dato l’opportunità alle classi 3ASU e 3AL della sede “E. Balzan”, accompagnate dai docenti di Filosofia Chiara Mora e Mirko Nistoro, di seguire per l’intera giornata di martedì 24 ottobre le attività previste nell’ambito della prima edizione della manifestazione “Pensare all’antica. Proiezioni al futuro. Crisi e critica della democrazia” organizzata dall’Università Ca Foscari di Venezia.
Al mattino, nella meravigliosa cornice dell’auditorium Santa Margherita, gli studenti e le studentesse hanno ascoltato gli interventi di accademici di spessore come Laura Pepe, docente dell’Università Statale di Milano, Paulo Francisco Butti de Lima, dell’Università di Bari, Stefania De Vido e Claudia Antonetti, dell’Università Cà Foscari e Daniela Francesca Marchiandi dell’Università di Torino, che hanno declinato il concetto di democrazia, nato nella Grecia Antica, attraverso la modalità dei processi celebrati ad Atene, con un occhio di riguardo al linguaggio e ai luoghi della democrazia nell’antica Grecia, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui in nome della democrazia esportata si combattono guerre sanguinose e spesso non generalmente comprese.
Nel pomeriggio gli studenti hanno condiviso con gli studenti e le studentesse degli altri Istituti presenti, non solo della città ma anche da Padova e Treviso, due interessanti laboratori: uno di teatro, durante il quale hanno inscenato un breve passaggio di un dialogo socratico, e uno di epigrafia, durante il quale hanno interagito con alcuni dottorandi che hanno ideato una app per far letteralmente “parlare le pietre”. “È stato piacevole accompagnare queste classi – commenta il prof. Mirko Nistoro – che si sono dimostrate corrette e disponibili ad ascoltare anche contributi un po’ complessi, è un’occasione per i nostri studenti per vedersi proiettati nel futuro prossimo che li attende”. Soddisfatto anche il Dirigente Scolastico Amos Golinelli “Parlare di democrazia è sempre importante, così come è fondamentale recuperare il collegamento della Storia con la realtà che ci circonda.”
