Otto ore di sciopero indette da Uil e Cgil: corteo a Rovigo il 24 novembre

Sciopero nazionale: in ciascuna provincia un presidio. Uil Veneto: “Sarà anche l’occasione per ribadire il nostro impegno contro la violenza sulle donne. Accanto al lavoro svolto dai nostri sportelli contro il mobbing e lo stalking punteremo sulla sensibilizzazione e la promozione del rispetto” 

ROVIGO – Dopo lo sciopero che si è tenuto venerdì scorso, 17 novembre, e che ha visto in piazza a Padova l’esercito dei 10mila contro la Finanziaria (i sindacati della Uil e della Cgil insieme a lavoratori e alle lavoratrici e alle persone che credono in un futuro migliore per sé e per i giovani), è la volta ora dello sciopero che si terrà venerdì prossimo, 24 novembre, e che toccherà ogni provincia con un preciso presidio in piazza.

A Rovigo la manifestazione prenderà origine dal piazzale antistante la Questura in Viale tre martiri per proseguire lungo via Fuà Fusinato, via Silvestri, le piazze cittadine verso il Corso del Popolo e terminare in Piazza Matteotti dove ci sarà il palco per gli interventi dei sindacati.

L’iniziativa è stata presentata dai segretari Gino Gregnanin (Uil) e Pieralberto Colombo (Cgil) contro “una manovra iniqua per tante classi di lavoratori, ma anche per giovani e donne. Basta bugie, gli ultimi aumenti di busta paga e tredicesima derivano dalle lotte di Cgil e Uil al tempo del governo Draghi – hanno ricordato unitariamente i sindacati – Chiediamo investimenti sulla sicurezza, solo in Veneto ci sono stati 60 morti sul lavoro nel nel 2023, più risorse, più formazione, per contrastare il numero intollerabile di 3 morti al giorno a livello nazionale.

Chiediamo più sanità pubblica, minori liste d’attesa, interventi contro la fuga dei medici. Vorremmo che la risposta al dove stiamo andando nella gestione della sanità non fosse: Verso la gestione privata”.

Cgil e Uil condividono le ragioni unitarie dello sciopero – ha dichiarato Colombo – necessario per convincere il governo a cambiare le politiche economico sociali di un modello che danneggia i lavoratori dipendenti, non tutela i giovani, nemmeno pensionati e donne non lavoratrici.
Vogliamo convincere il governo della bontà della nostra impostazione contro la legge di bilancio, la nostra è una azione di proposta per la redistribuzione dei redditi per superare le disuguaglianze, per far crescere il Paese. La flat tax rompe il patto di cittadinanza del chi più ha più contribuisce, siamo contrari al provvedimento per cui le PMI fino a 5 milioni di euro possono fare un concordato preventivo biennale con il fisco indipendentemente dal fatturato futuro, decidendo insieme quanto pagare”.

Siamo di fronte ad una pseudo riforma fiscale non distributiva ed iniqua, finanziata per due terzi a debito. Finirà per essere sulle spalle, o delle pensioni, o di un ulteriore futuro risparmio sul welfare tra 2-3 anni. Inaccettabile” il giudizio di Uil e Cgil Rovigo.

Pensiamo sia una mobilitazione necessaria, se non è sufficiente continueremo perché ci si gioca il modello sociale dei prossimi 10-15 anni e dove i pensionati futuri, ovvero i nostri giovani d’oggi andranno in pensione, forse, a 71 anni” commentano Colombo e Gregnanin.

“Sarà anche un’occasione per ribadire il nostro No alla violenza sulle donne. – ha detto il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo – La morte di Giulia Cecchettin, che ci ha colpiti tutti indistintamente e profondamente, ci ha spinti ad una profonda riflessione. Come Sindacato faremo la nostra parte per sensibilizzare giovani, adulti e anziani, al rispetto reciproco. Da oggi in poi, per contrastare efficacemente ogni tipo di violenza, che può essere verbale, fisica e psicologica nei confronti delle donne, in tutte le nostre iniziative, da Job&Orienta allo sciopero nazionale del 24 novembre, alle successive, alzeremo il livello di attenzione e di consapevolezza sul rispetto delle donne. Un valore importantissimo, quello del rispetto, che va insegnato e appreso fin da giovani, inculcato e ribadito in ogni occasione”.

“Ricordo che in Veneto – ha continuato Toigo – abbiamo aperto come sindacato 7 “centri di ascolto mobbing e stalking”, uno per provincia, strutture di servizio che mettono in atto azioni specifiche per prevenire, intervenire, contrastare e combattere ogni forma di violenza perpetrata nei confronti di tutte le persone. Il servizio può essere prenotato anche attraverso la App Uil Veneto: compilando un form, la persona può indicare in sintesi qual è il suo problema, scriverci quando possiamo contattarla in sicurezza, specificando se per telefono o per mail”.

Lo sciopero del 24 novembre ribadirà nuovamente il no ad una Manovra che, se sarà approvata così com’è oggi dal Governo a fine anno, penalizzerà tutti: “Dobbiamo stare uniti in questa battaglia – ha aggiunto Toigo – affinché le cose cambino in questo Paese. Basta individualismi, egoismi. Coltivare il proprio orticello, nel lavoro, nella scuola, nella quotidianità, non ci permetterà di disegnare un Paese più giusto, un Veneto più giusto in cui i giovani di oggi decideranno di costruire il proprio futuro, di studio, di lavoro e di famiglia”. “Si tratta di una mobilitazione decisa a livello nazionale dopo ore e ore di assemblee nelle varie province, – ha concluso – e che tocca tutti i territori e tutte le persone, anche chi non è iscritto al sindacato, che invitiamo a partecipare”. 

Tra i temi più caldi su cui il sindacato continuerà la battaglia si ricordano:

  1. Non è vero che le buste paga di gennaio 2024 saranno più ricche. Vero è che è stato solamente rifinanziato il cuneo fiscale dopo due scioperi nazionali della Uil. 
  2. Si mette mano alle pensioni in modo penalizzante per le donne, per i giovani e per chi, come medici ed infermieri, potrebbero rimanere ancora a lavorare, ma se qualcosa non cambierà in fretta, saranno costretti a scegliere di andare in pensione anticipatamente. 
  3. Si costringerà la Regione, i Comuni e le Province, ad alzare le tasse per mantenere i servizi preesistenti.

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