Ostello Canalbianco, da novembre libero dai migranti

A breve scadrà anche l'ultima proroga e si chiuderà il pluriennale capitolo accoglienza. Dal prossimo anno la struttura di Arquà Polesine comincerà una nuova vita

ARQUA’ POLESINE (Rovigo) – Non ci saranno ulteriori proroghe a beneficio della cooperativa sociale Porto Alegre di Rovigo che si occupa di accoglienza ed integrazione dei richiedenti asilo, gestore del progetto Spar del Comune di Rovigo e dei servizi di accoglienza straordinaria della Prefettura di Rovigo, per quanto riguarda il sito dell’Ostello Canalbianco a Bosaro, anche se tecnicamente nel territorio comunale di Arquà Polesine.

Lo conferma il presidente di Aquathlon Andrea Donzelli a cui l’Ostello è dato in gestione: “I locali verranno riconsegnati liberi entro fine anno, ma con la cooperativa Porto Alegre, che ha curato per anni l’accoglienza dei richiedenti asilo, abbiamo concordato una serie di lavori di riprino della struttura che non potranno essere svolti con gli ospiti. Visti i tempi di cantiere, direi che entro fine ottobre, massimo novembre, l’ostello tornerà libero”.

Il futuro dell’Ostello Canalbianco, realizzato nel 1997, sarà sempre quello turistico ricettivo, con camere e ristorante, a beneficio del territorio e delle attività sportive che si svolgono proprio lungo il Canalbianco.

“Probabilmente sposteremo l’offerta di accoglienza turistica dal giovanile puro (ostello della gioventù) al modello bed and breakfast, visto che l’associazione internazionale degli ostelli prevede tariffe massime insostenibili per una struttura come la nostra, si parla di 12 euro a notte per dormire, più qualche euro per la colazione, davvero impossibile”.

I rapporti tra Aquathlon e Porto Alegre, che per anni ha affittato tutta la struttura per i migranti, sono sempre stati ottimi: “Il modo di lavorare di Porto Alegre – ricorda Donzelli – ha ricevuto anche il plauso di Matteo Salvini che venne in visita alla struttura nel 2015, tanto che con la sua “benedizione” l’allora sindaco della Lega di Rovigo mi nominò assessore, resta comunque il problema che una accoglienza diffusa, come tanti vorrebbero per evitare di vedere decine di ragazzi di colore tutti insieme, è difficile da gestire, anti economica e poco utile se si vuole davvero lavorare per l’integrazione di chi resta, tra i richiedenti”.

Superando la demagogia, un sito per l’accoglienza potrebbe essere già disponibile in città, Casa Serena, immobile liberato da Iras Rovigo, secondo il Comune di Rovigo ancora in gestione da convenzione ad Iras, che ha problemi di bilancio tanto da pensare a risparmiare sui servizi esternalizzandoli ai privati, potrebbe essere una alternativa possibile all’Ostello Canalbianco.
Chissà se la Regione del Veneto, che per il tramite dei commissari gestisce Iras Rovigo, attualmente l’avvocato Tiziana Stella, potrà mai dialogare, per salvare i bilanci di Iras, con la cooperativa Porto Alegre mettendo a disposizione l’immobile di Casa Serena. Casa Serena ha ospitato fino allo scorso anno anziani ospiti, poi trasferiti nella struttura di via Giro a San Bortolo.

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