Nuovi regolamenti per la toponomastica e la Protezione civile 

L'obiettivo, ha spiegato l'assessore del comune di Badia Polesine (Rovigo) è quello di rendere univoci i nomi delle vie cittadine 

BADIA POLESINE (Rovigo) – Durante il consiglio comunale del 26 luglio scorso sono stati approvati all’unanimità il quarto e quinto punto all’ordine del giorno che prevedevano rispettivamente l’approvazione del regolamento della toponomastica e della numerazione civica e l’informatizzazione del piano comunale di protezione civile. 

Nel primo caso, il consiglio ha dato il via libera al nuovo regolamento della toponomastica e della numerazione civica.  L’obiettivo, ha spiegato l’assessore titolare dell’Urbanistica Stefano Baldo (foto in alto), è quello di rendere univoci i nomi delle vie cittadine e regolamentare la definizione dei numeri affinché siano univoci. Il prospetto redatto per recepire le disposizioni di legge in materia, indica le modalità da seguire per la denominazione delle vie e dei numeri. Vengono, inoltre, indicate le regole per l’intitolazione delle vie a personaggi meritevoli che siano deceduti da almeno dieci anni, salvo eventuali procedure prefettizie, e le modalità per la scelta dei nomi di nuove vie e per la classificazione dei numeri civici. Sono inoltre dettate le regole e le caratteristiche per la cartellonistica, anche per quanto riguarda il posizionamento. Bisogna inoltre tenere aggiornato lo stradario con l’individuazione delle vie e di tutti i civici. Nulla di sostanzialmente nuovo, dunque, ma quanto già si faceva ora è regolamentato.

Per quanto riguarda la Protezione civile, il consiglio ha dato l’ok all’informatizzazione e all’aggiornamento del Piano comunale secondo le linee guida regionali. In questo caso è intervenuto il vicesindaco Stefano Segantin (foto qui sopra) che ha spiegato come si tratti di un adeguamento alle linee guida regionali secondo i parametri stabilità specificati.  Dai banchi della minoranza è intervenuto il consigliere di Badia domani Manuel Berengan, auspicando che la Regione possa attivare un’opera di sensibilizzazione ed informazione, affinché i cittadini sappiano come comportarsi in casi d’emergenza.

U.M.B.

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