No alle trivelle in Adriatico, raccolte 600 firme

Rifondazione Comunista Rovigo si è mobilitata per impedire nuove attività estrattive al largo delle coste venete

ROVIGO – Mentre a Doha il segretario generale dell’Onu lancia l’allarme sull’accelerazione dei cambiamenti climatici e sulla loro gravità chiedendo di dismettere velocemente l’uso del fossile, del gas e del petrolio, il governo italiano rilancia il progetto delle trivellazioni per estrarre il metano nell’alto Adriatico. 

Non solo si vuole intervenire con pratiche estrattive in aree estremamente delicate, già colpite da importanti fenomeni di subsidenza in totale disprezzo delle evidenze scientifiche, ma si continua a proporre un modello di produzione della energia chiaramente insostenibile. 

“Per questo abbiamo sostenuto con la nostra campagna di mobilitazione – spiega Diego Foresti di Rifondazione Comunista – l’opposizione alle attività estrattive che ha raccolto oltre 600 firme di cittadine e cittadini della nostra provincia, ma ribadiamo anche la necessità di sviluppare immediatamente il massiccio utilizzo delle fonti rinnovabili e delle comunità energetiche. 

Per salvare il Pianeta per dare un futuro alle nuove generazioni non c’è che una via: fuori dal fossile. Subito”.

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