ROVIGO – “Pieno appoggio alla richiesta dei sindacati polesani di istituire un tavolo permanente per discutere delle compensazioni dovute al territorio per l’aumento della capacità di rigassificazione del terminal gasiero che sorge al largo delle nostre coste (LEGGI ARTICOLO). Il Polesine, non dimentichiamolo, ospita quella che, a oggi, è la maggiore struttura nazionale di questo tipo, cruciale per soddisfare il fabbisogno energetico del Paese”.
Lo annuncia Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd, all’indomani della nota dei sindacati provinciali Cgil, Cisl e Uil, che hanno ufficialmente chiesto al Prefetto un incontro per discutere del tema. Il primo passo verso la costituzione, appunto, di quel tavolo permanente a suo tempo già previsto nell’accordo tra Adriatic Lng e Consvipo.
“Sul tema – prosegue Romeo – martedì 5 novembre, i nostri consiglieri regionali veneti Montanariello e Camani hanno presentato una interrogazione a risposta scritta all’assessore regionale veneto all’Energia e allo Sviluppo Economico, sollevando una questione cruciale per il territorio”.
Nel documento, in particolare, i due consiglieri regionali dem ricordano che “con Delibera di giunta regionale n. 541 del 9 maggio 2023, la Giunta regionale ha espresso l’intesa ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’aumento da 9 a 9,6 miliardi di Smc/anno non costanti della capacità massima autorizzata di rigassificazione del terminale off shore per lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto sito nel Mare Adriatico settentrionale al largo della località di Porto Tolle; grazie all’ottimizzazione del regime di esercizio, il terminale dell’attuale gestore Adriatic Lng può, quindi, rigassificare fino a 11 miliardi di metri cubi l’anno”.
Non solo: Montanariello e Camani sottolineano anche che “il decreto n. 4407 del Ministero dell’Ambiente del 30 dicembre 1999 ha previsto la realizzazione di opere di compensazione per un ammontare pari a 5.165.000,00 di euro. Inoltre, con lettera del 1° settembre 2004, la ditta proponente si era impegnata a realizzare nuove opere di compensazione ambientale rispetto a quelle già contenute nel Protocollo Aggiuntivo degli adempimenti del Patto Territoriale firmato in data 21 maggio 1999, per un ammontare di ulteriori 1.350.000,00 euro”.
“In questi anni – prosegue Romeo – abbiamo visto il terminal divenire una struttura sempre più cruciale per la politica energetica italiana. Riteniamo, quindi, che sia importante un riconoscimento per il territorio che lo ospita e che sia venuto il momento di affrontare la questione all’interno di una cornice istituzionale. A Roma, quindi, farò tutto il possibile per appoggiare e portare avanti la richiesta dei sindacati polesani”.