Michele Aretusini difende il commissario Iras Tiziana Stella ed accusa il Comune di Rovigo

Per il capogruppo della Lega in consiglio comunale "il sindaco da settimane era a conoscenza del decreto del commissario, ma ha scelto di minacciare azioni legali, qualora non venisse ritirato, solo ora, all’ultimo"

ROVIGO – “Quello che sta facendo il sindaco Edoardo Gaffeo (LEGGI ARTICOLO) non solo rischia concretamente di mandare all’aria le trattativa per salvare l’Iras, ma è gravissimo, insensato e fuori tempo massimo”. E’ l’attacco lanciato da Michele Aretusini, capogruppo in consiglio comunale a Rovigo della Lega.

Il Comune di Rovigo minaccia di azioni legali il commissario, contestando un decreto sul tavolo da oltre un mese e mezzo. Non solo da tempo noto alle parti, quindi, ma addirittura fondamentale per consentire alla Regione di erogare l’anticipo di cassa da 3,8 milioni sul quale si regge tutto l’accordo salva Iras. Tutte circostanze che il sindaco e il Comune di Rovigo conoscevano benissimo da settimane. Nonostante questo, hanno scelto gli ultimi giorni utili a chiudere l’accordo per fare saltare il banco. E’ un comportamento gravissimo”.

“Quando ci sono in ballo centinaia di posti di lavoro è di famiglie è dissennato minacciare azioni legali senza valutare gli impatti sulla trattativa e su tutta la comunità. Per non parlare della delegittimazione costante operata da questa amministrazione del consiglio comunale, prima chiamato a prepararsi per votare l’accordo annunciato, poi bypassato al momento di ‘sganciare una bomba’ dalle conseguenze pesantissime. Per non parlare della mancanza di rispetto verso l’istituzione della Prefettura, col prefetto che si prodiga per cercare una soluzione e viene coinvolto nei tentennamenti e nei vorrei – non vorrei del primo cittadino”.

Lo ripetiamo – prosegue Aretusini – Il sindaco da settimane era a conoscenza del decreto del commissario, ma ha scelto di minacciare azioni legali, qualora non venisse ritirato, solo ora, all’ultimo. E stiamo parlando di un decreto fondamentale, una pietra angolare dell’accordo: senza questo, infatti, la Regione non potrà erogare quella ingente somma, 3,8 milioni di euro, la cui anticipazione è requisito essenziale per salvare Iras”.

“Il sindaco conferma l’atteggiamento che ha tenuto costantemente lungo tutto l’arco di questa crisi. Piccoli passi in avanti seguiti da precipitose e inopportune marce indietro, quasi il fine ultimo fosse quello di fare naufragare l’accordo. Speriamo non sia questo, ovviamente, l’intento di questa amministrazione. Ma non possiamo non rimarcare come, a fronte di una Regione del Veneto che mette sul tavolo quasi quattro milioni di euro, per salvare la maggiore casa di riposo pubblica del capoluogo, il Comune di Rovigo continui invece a sollevare ostacoli, sempre all’ultimo minuto. E’ ora di smetterla”.

La ricostruzione del Commissario, avvocato Tiziana Stella – chiude Aretusini – è chiarissima, evidenzia tutti i punti e riepiloga tutte le nozioni che sono necessarie al Comune di Rovigo per fare  una scelta logica e coerente con tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi: salvare Iras”.

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