Menon a Gaffeo: una scelta sbagliata che costerà 2 milioni

Rinegoziati mutui per ottenere della liquidità che non è mai servita. Avanzo libero di 4,2 milioni nel 2020, di 6,3 milioni nel 2021 e di 6,5 milioni nel 2022

ROVIGO – “Rovigo getterà al vento quasi 2 milioni di euro a causa delle scellerate decisioni prese dal candidato sindaco Edoardo Gaffeo”. Lo afferma Tiziano Menon, ex consigliere comunale (a destra in foto con il collega consigliere Marco Bonvento), ora candidato nella lista civica di Valeria Cittadin. 

“Nel 2020 il sindaco Gaffeo ha rinegoziato dei mutui per ottenere della liquidità che non è mai servita perché non è riuscito a spenderla. Un’operazione inutile e che però costerà a noi cittadini di Rovigo 1,88 milioni di euro — spiega Menon —. L’opposizione votò contro, provò a spiegargli quanto era sbagliato il suo ragionamento. Ma lui, professore di economia, non è abituato a mettersi in discussione e pur di non ammettere gli errori persevera portandoci alla deriva”. 

In pieno Covid-19 ai Comuni era stato concesso di rinegoziare i mutui, cioè di rinviare il pagamento delle rate. Gaffeo ha voluto cogliere l’occasione ed ha rinegoziato mutui che sarebbero scaduti nel 2030. Il Comune ha così liberato liquidità per 2 milioni 51 mila euro fino al 2023. 

“Questi soldi vanno ovviamente restituiti con l’aggiunta degli interessi passivi. La rinegoziazione comporta maggiori uscite fino al 2043 per un totale di 1,88 milioni di euro — spiega Tiziano Menon —. La beffa è che questo esborso, che ricadrà sulle spalle dei rodigini, si è rivelato del tutto inutile perché l’avanzo libero dell’amministrazione Gaffeo è stato di 4,2 milioni nel 2020, di 6,3 milioni nel 2021 e di 6,5 milioni nel 2022”. 

Tiziano Menon, da poco in pensione dopo una vita di lavoro come bancario, boccia l’operazione mutui sotto tutti i punti di vista. “Gaffeo in consiglio si giustificava con il rischio di minori entrate per via della crisi economica dovuta al Covid-19 — ricorda Menon —. La storia invece ha insegnato che i cittadini, anche nel travagliato periodo pandemico, hanno versato quanto dovevano (Imu e tributi), che Gaffeo non è stato in grado di spendere le maggiori somme a disposizione e nemmeno l’ordinario lasciando sempre cospicui avanzi in cassa”.

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