ROVIGO – Nel titolo che si è data per il suo quarto congresso, che ha confermato Matteo Breda nel ruolo di segretario generale, la Fisascat Cisl Padova Rovigo ha sintetizzato la chiave delle sfide che la attendono: “Diamo valore al lavoro, dando valore al tempo”. Breda affronterà queste sfide affiancato, nella segreteria, da Oriella Tomasello e Silvia Cocco. “Durante ogni confronto precongressuale con le lavoratrici e i lavoratori – ha sottolineato nella sua relazione introduttiva – un tema più di altri è emerso: la gestione del tempo dedicato o da dedicare al lavoro in ogni sua sfaccettatura, a prescindere dal luogo di lavoro, tra i molti dove siamo arrivati a discutere le nostre tesi”. In decine di assemblee, sono stati affrontati temi come “la liberalizzazione del terziario di mercato, l’ormai sistematico ritardo nei rinnovi dei Ccnl, il lavoro povero e disagiato nel settore del terziario e dei servizi, l’impatto dell’intelligenza artificiale nei comparti che rappresentiamo e l’importanza della partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese”. Da questo confronto è emerso come “sempre più lavoratori sono alla ricerca di un impiego che consenta loro di conciliare impegni professionali, relazioni familiari, passioni personali, in una logica di benessere complessivo. Ricercano un ambiente di lavoro salubre, una gestione flessibile degli orari, oltre a delle gratificazioni economiche e di senso”.

Breda ha quindi ripercorso l’evoluzione della flessibilità dal 2000 ai giorni nostri. “Negli ultimi due decenni il part-time è stato a dir poco snaturato, non si può affermare che si tratti di una misura di welfare finalizzata a una migliore conciliazione vita lavoro, ma ha assunto piuttosto l’aspetto dei lavori dequalificati e di basso reddito che richiedono grande flessibilità e a volte lavori a tempo pieno regolarizzati a metà”. Anche la misura del tempo è cambiata: “Nel settore del terziario avanzato e delle professioni si sta imponendo l’abolizione del cartellino e si conteggiano sempre meno le ore straordinarie. Il rischio è che con la fine del tempo di lavoro finisca anche il tempo libero. Il terziario di mercato è il comparto che soffre maggiormente della mancanza valoriale del tempo. Come si può pensare che sia interessante un lavoro dove i turni per la settimana successiva vengono comunicato il venerdì?”
La Fisascat è riuscita a rinnovare i contratti del terzo settore più usati nel nostro territorio, ma ritiene necessario anche proseguire con l’attività di contrattazione aziendale e territoriale per garantire a tutti i lavoratori la tutela che meritano. La contrattazione e la formazione rappresentano delle priorità. “La contrattazione è anche una forma di esercizio della democrazia che rende protagonisti i lavoratori su temi importanti per la loro vita e per il loro lavoro. Innovarla è un impegno continuo”, ha concluso Breda.

Il segretario della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin ha ricordato la recente approvazione, alla Camera dei Deputati, della legge sulla partecipazione proposta dalla Cisl, che passerà ora in Senato. “Siamo convinti – ha aggiunto – che questa sarà la vera innovazione, che favorirà la contrattazione e renderà necessaria una formazione anche per noi dirigenti sindacali. Un valore importate sul quale non possiamo abbassare la guardia è quello della salute e della sicurezza. È odioso continuare a parlare di morti sul lavoro nel 2025, ancora al ritmo di tre al giorno. Anche qui è necessario puntare sulla formazione, per i datori di lavoro e anche per le nostre maestranze. Possiamo derogare su tutto, ma mai su salute e sicurezza e anche su questo la legge sulla partecipazione potrà dare un contributo. Dal punto di vista sociale stiamo attraversando una fase di grave polarizzazione, eppure manca la capacità di indignarci. Ci sono persone che non riescono a vivere una vita dignitosa. Bisogna avviare un dialogo più lungimirante sull’idea che vogliamo di Padova e di Rovigo, lavorando insieme sulla base di una prospettiva comune. Siamo alla vigilia di un cambio di paradigma in cui c’è bisogno anche della Fisascat, con la riorganizzazione della medicina territoriale definita dal DM77 e l’istituzione degli Ats, che cambieranno completamente il mondo dell’assistenza. Siamo presenti in tutti questi tavoli per tutelare i diritti dei lavoratori e la qualità del loro lavoro”.
Sul valore del tempo si è soffermato nelle conclusioni anche il segretario generale della Fisascat Cisl nazionale Davide Guarini: “Non è più una questione di tipo esclusivamente salariale. Certo dobbiamo lavorare su questo versante sempre con molta insistenza per garantire il recupero del potere d’acquisto da parte delle famiglie. Ma c’è un cambio di paradigma, in particolare dopo le vicissitudini che abbiamo vissuto. C’è la necessità di lavorare sulla qualità e sulla dignità del lavoro. Sul come stiamo nei posti di lavoro. Non possiamo più essere succubi della flessibilità sfrenata che porta alla precarizzazione. Dobbiamo avere la capacità, attraverso la contrattazione, di invertire la tendenza. Il tempo è fondamentale, sia per chi ha una famiglia e deve quindi conciliare i tempi di vita e di cura di anziani e di bambini, ma anche per i giovani, che non hanno più intenzione di essere sfruttati e vogliono avere un lavoro dignitoso, di qualità, dove si possano realizzare e non solo portare a casa risorse economiche per poterle dedicare allo svago. Ecco perché abbiamo di fronte un lavoro molto importante in un contesto difficile, dove stiamo vivendo tante transizioni, che dobbiamo avere la capacità di governare, a partire dall’avvento dell’intelligenza artificiale che impatterà tantissimo nei luoghi di lavoro. Dobbiamo avere la capacità di seguire puntualmente, come Fisascat insieme alla nostra confederazione, la transizione del lavoro e del mondo del lavoro, che è l’elemento fondamentale”.