Massimo Brunello alle Zebre con Mattia Dolcetto, Santamaria guiderà la Nazionale U20

Effetto domino per le panchine azzurre con il passaggio dei due allenatori polesani alla guida della Franchigia di Parma. Annunci ufficiali di Fir e Zebre 

PARMA – Massimo Brunello, icona della Rugby Rovigo e Mattia Dolcetto alla guida delle Zebre in Urc.

Fabio Roselli concluderà la propria collaborazione con la Franchigia quale capo allenatore della Prima Squadra, terminando il proprio rapporto di collaborazione alla naturale scadenza del contratto.

Nominato capo allenatore della franchigia ducale nell’aprile 2022 dopo due anni di esperienza come assistente, il tecnico romano lascia la panchina della formazione italiana dopo una stagione che ha visto i gialloblù collezionare sin qui 3 vittorie e 1 pareggio, ottenere due successi storici contro Sharks e Oyonnax in Francia e una qualificazione agli ottavi di finale di Epcr Challenge Cup.

Sotto la sua guida hanno esordito con la Nazionale Maggiore il pilone destro Ion Neculai, il centro Enrico Lucchin, il tallonatore Marco Manfredi, l’ala Simone Gesi (che nella stagione 2022/23 è stata inserita nella formazione ideale del torneo BKT United Rugby Championship e quest’anno ha superato il record di mete segnate con la maglia delle Zebre), l’estremo Lorenzo Pani (vincitore del premio “Miglior meta del Guinness Sei Nazioni 2024”) e il pilone sinistro Paolo Buonfiglio.

La Federazione Italiana Rugby ha contestualmente ufficializzato l’ingaggio di Richard Hodges (foto qui sopra), attuale assistente allenatore delle Zebre Parma, che entrerà a far parte dello staff della Nazionale Italiana Rugby Maschile nel ruolo di allenatore della difesa a partire dal Tour Estivo 2024 nel Pacifico del Sud.

Hodges, nato a Leeds nel gennaio del 1975 , dopo una lunga parentesi come atleta e tecnico nel rugby league, ha ricoperto il ruolo di assistente allenatore del Galles 7s maschile tra il 2009 e il 2014, collaborando anche con Cardiff tra il 2011 e il 2014.

Successivamente ha fatto parte dello staff del Galles U20, con cui ha conquistato il Sei Nazioni di categoria nel 2016, rimanendo nel ruolo dal 2013 al 2019.

Ai Cardiff Blues tra il 2017 e il 2023, dal 2023/24 è stato assistente allenatore della difesa delle Zebre Parma nello staffo diretto da Fabio Roselli. Dall’1 luglio 2024 – fino al 30 giugno 2028 – prenderà il posto che dal giugno 2016 fino al Sei Nazioni 2023 è stato occupato da Marius Goosen.

La Federazione Italiana Rugby comunica che a far data dal 1 luglio 2024 Massimo Brunello non ricoprirà più l’incarico di capo-allenatore della Nazionale Under 20, avendo accettato la proposta di guidare lo staff tecnico della franchigia federale delle Zebre a partire dalla stagione 2024-2025.

Con le medesime motivazioni anche Mattia Dolcetto lascia il suo ruolo di assistente-allenatore degli Azzurrini, avendo maturato la decisione di seguire Brunello in questa nuova sfida professionale.

A seguito dei colloqui e delle valutazioni intercorse nelle ultime settimane, la responsabilità tecnica della Nazionale Under 20 passa con effetto immediato a Roberto Santamaria, già impegnato nello staff con il ruolo di assistente-allenatore specialista degli avanti. Per quanto riguarda l’individuazione dei nuovi assistenti per avanti e trequarti, sono attualmente in corso tutti gli opportuni passaggi e a breve i nominativi verranno ufficializzati.

Roberto Santamaria farà dunque il suo esordio da head-coach in una competizione ufficiale ai prossimi Mondiali di categoria, il World Rugby U20 Championship (29 giugno – 19 luglio in Sudafrica), proseguendo nel programma di avvicinamento alla rassegna iridata come da calendario già diffuso, con il test contro la Spagna a segnare il suo battesimo sulla panchina della squadra il prossimo 15 giugno. 

Per valutazioni tecniche il raduno originariamente previsto a Treviso dal 13 al 15 maggio viene posticipato al periodo 28-30 maggio.

“In premessa devo ringraziare i due Presidenti – ha commentato Massimo Brunello (foto qui sopra) – che hanno creduto in me in questi ultimi quattro anni: Alfredo Gavazzi, il primo ad avermi offerto l’opportunità di allenare una Nazionale importante come l’Under 20, e Marzio Innocenti, che mi è stato vicino in ogni momento, garantendomi un sostegno costante senza il quale non mi sarebbe stato possibile svolgere il mio lavoro come sono stato in grado di fare. Non posso poi dimenticare tutte, ma proprio tutte, le figure che si sono avvicendate in uno staff che reputo semplicemente straordinario: persone e professionisti che hanno costruito ognuno con il proprio apporto un’alchimia rara e preziosa, grazie alla quale abbiamo potuto in serenità raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi, la crescita dei giocatori in primis, e poi anche centrare qualche risultato significativo, non solo per la squadra, ma per tutto il movimento italiano. Quando ho cominciato questo percorso mi era stato chiesto di far esprimere appieno il potenziale dei giocatori classe 2001 e 2002, i primi avuti a disposizione, un gruppo davvero di grande qualità, e credo che la chiave sia stata trovata subito, sia nella competitività della squadra – dimostrata sul campo contro ogni avversario, con qualche rara eccezione – sia nel travaso verso la Nazionale Maggiore, per alcuni addirittura anticipato rispetto all’uscita dalla U20. Risultati non casuali, ma frutto di un lavoro sulla mentalità vincente dei ragazzi cui tutto lo staff ha partecipato attivamente. Nella mente mi scorrono ora tante partite, le vittorie, le sconfitte di misura, quelle un po’ più pesanti, ma nel complesso la sensazione è che abbiamo sempre cercato di fare il massimo, con i ragazzi e per i ragazzi”.

“Vestire la maglia della Nazionale U20 è diventato un valore importante, molto sentito da chi entra in questo gruppo, e questo è ovviamente anche figlio dei risultati e di un messaggio che non abbiamo mai fatto venire meno, lavorare duro per continuare ad alzare l’asticella. Ambizione, competitività, orgoglio, umiltà, responsabilità: chi vuole far parte di questa Nazionale sa che deve sentire questi principi in profondità, un messaggio che con tutto lo staff abbiamo costantemente fatto passare ai giocatori, e qui ora questi giocatori li voglio ringraziare dal primo all’ultimo per avermi dato quello che mi hanno dato, come uomo e come allenatore.

Il passaggio di consegne con Roberto Santamaria sarà il più naturale possibile, sono certo che i ragazzi non avvertiranno nessun cambiamento tale era ed è la mia sintonia con lui: Roberto merita questo incarico più di chiunque altro, e sono certo che le sue caratteristiche e la sua competenza garantiranno a lui e alle sue squadre un percorso di successo.”

“Rispetto al mio futuro alle Zebre – ha concluso Brunello – ringrazio il Presidente Innocenti per questa ulteriore attestazione di stima e di fiducia, così come ringrazio l’intero CdA nella persona del Presidente Domenico Bordieri. Assieme a Mattia Dolcetto, che rimane al mio fianco, siamo fieri di accettare questa sfida, una sfida sicuramente difficile, ma che intendiamo affrontare con lo stesso spirito dimostrato in Azzurro, sapendo che il primo obiettivo sarà quello di costruire un’identità forte, basata sul senso di appartenenza dei ragazzi ad una maglia che sappia rappresentare con forza un progetto sia territoriale che nazionale, di cui tutto il movimento italiano possa andare fiero”.

Mattia Dolcetto (foto qui sopra durante un incontro organizzato dal Panathlon club Rovigo in Accademia dei Concordi): “Con la Nazionale Under 20 ho vissuto anni importantissimi per la mia formazione professionale, in un contesto di alto livello vero, sperimentandovi le necessità legate alla crescita di un giocatore in età giovanile dal punto di vista competitivo, nell’immediato e in proiezione professionistica. Sono tanti i ricordi belli di questo periodo, dalla vittoria sulla Scozia a Cardiff nel 2021, nel Sei Nazioni del lockdown, alle tre contro Inghilterra, Scozia e Galles l’anno successivo, quando abbiamo disputato anche un ottimo Summer Series, e poi il terzo posto nel Torneo del 2023, l’anno del successo contro il Sudafrica nel Mondiale a casa loro. La vittoria in Francia e quella sfiorata di un punto in Irlanda nel Sei Nazioni 2024 sono altri due momenti indelebili. Tra i passaggi più difficili, certamente la sconfitta con le Fiji al Mondiale, che poi ci ha costretto allo spareggio-salvezza contro il Giappone: una prova difficile, superata grazie alla grande unità dello staff, cui rivolgo un pensiero speciale, grandi persone e grandi professionisti dentro e fuori dal campo, assieme a quello che dedico invece a tutti i giocatori che ho avuto l’onore di allenare”. 

“Sono onorato per l’opportunità concessami dalle Zebre, pronto a dare tutto me stesso per onorare questa fiducia ripagando la Federazione e il Club. Auguro a Roberto Santamaria il massimo, se lo merita, e sono sicuro che lui e il nuovo staff sapranno regalare al rugby italiano tante altre soddisfazioni”. 

Roberto Santamaria: “Emozioni forti, per me un passaggio ad un livello di responsabilità superiore, consapevole di dovermi subito confrontare con una competizione durissima, dalle dinamiche molto particolari, come il Mondiale, già sperimentato l’anno scorso pur in una veste differente. Assieme allo staff lavoreremo in continuità con quanto fatto negli ultimi anni in questo gruppo, ci saranno inserimenti nuovi e nuovi equilibri da costruire, un punto su cui Massimo Brunello ha saputo dare un’impronta importantissima. Io personalmente non posso che ringraziarlo, per avermi fortemente voluto al suo fianco, per quello che ha saputo trasmettermi, e per due anni per me fondamentali come crescita professionale”. 

“Assieme a lui un pensiero speciale va a Mattia Dolcetto, persona con grandi valori, un esempio di perseveranza e di etica del lavoro più unica che rara. È stata una grande fortuna ed un grande piacere lavorare insieme a lui. Ad entrambi non posso che augurare tutto il meglio per le sfide future, che sono certo affronteranno dando il 100% come sempre. Massimo mi lascia in eredità uno staff eccezionale, che ha avuto il merito di coltivare con cura lasciando ad ognuno un grande spazio di crescita personale, e su questa linea intendiamo proseguire tutti più uniti che mai”.

“Ho piena consapevolezza di quale sia l’importanza di questa Nazionale nel percorso di sviluppo dei nostri migliori giovani atleti. L’Under 20 è la rappresentativa più impegnata in attività internazionale, e questo per il ruolo strategico che riveste nella crescita tecnica e attitudinale di ragazzi tra i 18 e 20 anni, come dimostra il consistente travaso verso la Maggiore degli ultimi tempi. Si tratta di una responsabilità grande, che sono felice di prendermi ma che certamente non prendo alla leggera: non sarà facile, il livello giovanile sta crescendo tantissimo a livello globale, proponendo giocatori già pronti per vestire la maglia delle Nazionali più importanti in Europa e nel mondo. Personalmente sono pronto a fare del mio meglio, grazie alla Federazione per questa opportunità che intendo valorizzare nel migliore dei modi fin da subito”. 

Massimo Brunello e Mattia Dolcetto, polesani doc, sono gli allenatori dei record con la Nazionale U20. I successi sono sotto gli occhi di tutti, avrebbero meritato forse entrambi già la Nazionale maggiore, ma il tempo è galantuomo.

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