In 20mila a Parma: la marea gialla di Coldiretti nella food valley per chiedere più sicurezza alimentare. Oltre 3mila i veneti in corteo verso l'Efsa.

PARMA – Dal Veneto in oltre 3mila oggi alla manifestazione organizzata da Coldiretti a Parma per chiedere all’Efsa maggiore rigore nella valutazione dei nuovi alimenti per tutelare la salute degli italiani e per la sicurezza alimentare. Alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, la delegazione veneta insieme a migliaia di imprenditori agricoli di ogni regione italiana si sono uniti con lo slogan “Facciamo luce”.  


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Nel dibattito sui cibi creati in laboratorio, Coldiretti, da sempre impegnata nella trasparenza, nella qualità e nella sicurezza alimentare, non si oppone al progresso, ma chiede maggiore rigore scientifico nella valutazione dei nuovi alimenti per tutelare la salute dei cittadini, in linea con un approccio responsabile e coerente con i valori europei.  La comunità scientifica sul tema è concorde nel segnalare i rischi legati ai cibi ultraformulati, considerati l’anticamera dei cibi creati in laboratorio e sollecita ulteriori approfondimenti su sicurezza, valore nutrizionale e impatto sulla salute a lungo termine, ribadendo la necessità di procedere con prudenza. 

Prandini e Gesmundo hanno poi avuto un incontro con i vertici dell’Efsa. “Un confronto aperto e costruttivo – commenta Coldiretti -. Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. È un importante successo per i 20mila agricoltori che sono arrivati qui a Parma. 

Un momento di grande rappresentanza democratica, che rafforza il patto tra agricoltori e cittadini consumatori che avranno maggiori garanzie di tutela. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati”. Soddisfazione, dunque, da parte di Coldiretti, per l’impegno dell’Efsa nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. 

Questo conferma l’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.

Coldiretti sottolinea di aver apprezzato la disponibilità dell’Efsa, anche ad accogliere con favore la conferma che le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 saranno valutate secondo i più alti standard scientifici, utilizzando criteri aggiornati contenuti nelle ultime linee guida. “Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee – concludono Prandini e Gesmundo”. Infine, conclude Coldiretti, c’è una particolare soddisfazione nel rilevare che quando cittadini e istituzioni europee dialogano, tutta l’Europa ne esce rafforzata.

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