Mafie in Veneto, nuove frontiere dell’economia criminale finanziaria

Riciclaggio, usura, rischi di illeciti legati alle monete virtuali sono le principali frontiere dell’economia criminale finanziaria

MESTRE (Venezia) – Presso l’Auditorium Cesare De Michelis dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre, ha preso il via “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente”, evento di tre giorni organizzato dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali assieme alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Libera: Associazioni, nomi e numero contro le mafie A.P.S., con il patrocinio di Unioncamere del Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ecocerved Scarl e con la media partnership di Nord/Est Multimedia.

I lavori sono stati inaugurati dal Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Massimo Zanon, che ha posto il focus su come le infiltrazioni mafiose stravolgano il rispetto delle regole, presupposto per fondamentale per l’economia di mercato, danneggiando le imprese, gli imprenditori, i lavoratori ed il tessuto sociale nella sua interezza. A fargli eco è stato anche Andrea Prete, Presidente di Unioncamere che ha sottolineato l’importanza del ruolo del sistema camerale nel sensibilizzare alla legalità ed al contrasto delle infiltrazioni mafiose in tutto il territorio italiano.

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A seguire è intervenuta la Dott.ssa Emanuela Fattorel, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, che ha sottolineato l’impegno pluriennale della Camera di commercio e della Sezione Regionale Veneto dell’Albo Gestori Ambientali nel promuovere la legalità con un lavoro costante di sensibilizzazione nelle scuole, di formazione delle aziende, di gestione delle pratiche, di collaborazione con le Forze dell’Ordine, con le Associazioni come Libera e con il sistema camerale veneto.

Le presenze criminali nel territorio sono state illustrate dal Procuratore della Repubblica di Venezia Bruno Cerchi, il quale ha posto l’attenzione sulle azioni delle forze dell’ordine e sugli strumenti di contrasto alla diffusione della mafia in Veneto. Successivamente la parola è passata ad Antonio Parbonetti Prorettore dell’Università degli Studi di Padova che ha contestualizzato il quadro generale in cui opera la criminalità organizzata in Veneto ed i relativi modelli operativi.

Sono poi intervenuti Giuseppe Del Medico di Unioncamere e Paolo Ghezzi, Direttore Generale di Infocamere scpa, che hanno spiegato il valore dei dati al fine di costruire reti e relazioni per lo sviluppo delle aziende confiscate e gli strumenti di contrasto messi a punto dal sistema camerale.

La mattinata è poi volta al termine con l’intervento di Francesco Messina, Prefetto di Padova, che, nel suo intervento ha tenuto una profonda disamina sull’azione delle mafie in tutto il Nord Italia. La chiusura dei lavori è stata affidata a Darco Pellos, Prefetto di Venezia, che ha tirato le fila degli argomenti trattati ponendo l’attenzione su come, con sempre maggiore frequenza, le forze dell’ordine del territorio Veneto contrastano le associazioni criminali.  Complesse indagini, verifiche e intercettazioni dimostrano, infatti, che la mafia è presente anche nella nostra Regione, con dinamiche e manifestazioni differenti rispetto ad altri territori, ma con la medesima forza di penetrazione nell’economia. Presente anche il Prefetto di Rovigo, Clemente di Nuzzo. Moderatore degli interventi della mattinata è stato Roberto Crosta, Segretario Generale di Unioncamere Veneto.

Dopo la sessione mattutina di apertura dei lavori, l’Auditorium Cesare De Michelis dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre, ha ospitato, nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio, il dibattito sulle nuove frontiere dell’economia criminale finanziaria.

A portare i saluti istituzionali del sistema camerale è stato Mario Pozza, Presidente di Unioncamere Veneto.  Di reati finanziari e riciclaggio ha parlato il Tenente Colonnello Fabio Dametto, Comandante del Nucleo Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, il quale ha spiegato quali sono le attività preventive messe in campo dalle forze dell’ordine e qual è lo sforzo quotidiano profuso dalle stesse per contrastare questo tipo di illeciti.

Cripto valute, giroconti, società fantasma, riciclaggio, racket e usura sono, infatti, fenomeni sempre più utilizzati per ottenere risorse illecite da investire in attività lecite. Come l’economia, anche la criminalità, infatti, si è adattata con efficacia ai nuovi strumenti della finanza. Tali strumenti sono superabili con il semplice ausilio di un computer e di un collegamento internet.

Domenico Villano, PhD candidate in Social Sciences for Sustainability and Wellbeing dell’Università di Firenze, ha poi approfondito il tema delle monete virtuali ed i rischi di illeciti correlati. Al suo intervento è seguito l’approfondimento in materia di normativa antiriciclaggio nell’operatività delle banche e delle assicurazioni tenuto da Francesca Salviato, Coordinatrice del Dipartimento Nazionale Legalità della Fisac Cgil.

Il tema dell’usura e del riciclaggio è stato ripreso anche da Renato Mason, Segretario della Cgia di Mestre, che ha spiegato come purtroppo l’economia criminale sia un fenomeno molto diffuso anche nei nostri territori.

L’usura, in modo particolare, è un sistema utilizzato dalla malavita per impadronirsi delle aziende in difficoltà, e, inoltre, aumenta in misura esponenziale con le rigidità ed i parametri da dimostrare per accedere al credito bancario. Sistema bancario e professionisti, proprio per questo motivo, possono avere un ruolo importante, da “sentinella”, nei confronti dell’usura e del riciclaggio di denaro.

Un aiuto importante a difesa degli imprenditori in difficoltà arriva dall’Ufficio Commissariale del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed usura. È stato direttamente il Commissario Straordinario Maria Grazia Nicolò a spiegarne il ruolo ed i compiti a favore degli imprenditori colpiti da usura ed estorsione.

Il confronto pomeridiano si è, infine, concluso con l’intervento di Marco Casadei, Segretario della Sezione Regionale Veneto Albo Gestori Ambientali. La sessione pomeridiana è stata moderata da Marco Lombardo, Referente Regionale di Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Si ricorda che la rassegna convegnistica riprenderà con la sessione aperta alla cittadinanza nel pomeriggio del 25 gennaio, con: l’intervento di Siro Martin, Presidente della Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali; il dialogo tra le giornaliste esperte di mafia e criminalità organizzata, Sofia Nardacchione e Luana De Francisco, che racconteranno le mafie nel Nord Italia mettendo a confronto due diverse esperienze; l’emozionante testimonianza di Tiberio Bentivoglio, imprenditore di Reggio Calabria vittima di mafia; lo spettacolo teatrale “Aspide: Gomorra in Veneto” a cura di Archipelagos Teatro.

Durante la mattinata verrà svolta un’attività laboratoriale che vedrà partecipe una classe terza dell’Istituto Comprensivo Caio Giulio Cesare di Mestre, incentrata sulla figura di don Pino Puglisi. Il laboratorio, che avrà luogo nelle sale dell’M9 Museo del ‘900, si inserisce nel solco del percorso di educazione alla legalità portata avanti dall’Istituto attraverso il suo corpo docente.

Ricordiamo, infine, che la tre giorni di convegni, rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo Legalità in Veneto: Ambiente ed Economia e mira a sensibilizzare ed affrontare apertamente il tema della Legalità declinato nei diversi ambiti: economico, ambientale, istituzionale e sociale. 

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