Macerie del Pd di Occhiobello dopo l’elezione di Bononi a sindaco

Dopo le polemiche su un congresso definito farsa e la sconfitta elettorale del sindaco uscente Occhiobello insiste con la richiesta di reset dei vertici del Partito democratico

OCCHIOBELLO (Rovigo) – “Sono passati tre mesi da quel congresso del circolo PD di Occhiobello (LEGGI ARTICOLO), da quell’assise che non abbiamo avuto paura a definire farsa” affermano in una nota firmata Sara Roveroni, Renato Bisquoli, Francesco Fuso e Luisa Angela Vallese.

“Quale diversa definizione poteva essere data ad un congresso convocato e svoltosi nell’inosservanza assoluta delle regole più elementari, almeno per un partito che voglia chiamarsi democratico? E come si poteva pensare che persone, dotate di un minimo di pratica e conoscenza della vita di un partito, potessero tacere di fronte al manifestarsi di un tentativo goffo e maldestro di assegnare la “stanza dei bottoni” a due soli gruppi famigliari?

E, infatti, non abbiamo taciuto ed abbiamo sollevato un polverone tale che quei due gruppi famigliari (gli Ziosi e i Mollaroli, per essere espliciti) non se la sono più sentita di portare a termine il loro intento principale: proclamare ai quattro venti che il PD avrebbe sostenuto la rielezione del sindaco uscente, Sondra Coizzi.

Come si sa, quel tentativo (in verità piuttosto ignobile, causa la contemporanea presenza in quello sforzo anche di FdI) è miseramente fallito (LEGGI ARTICOLO). Com’è fallito anche l’obiettivo di rielezione di entrambi i capifamiglia Ziosi e Mollaroli in consiglio comunale.

A questo proposito, la mancata riconferma dei due (uno con un palmares addirittura da vicesindaco uscente e con presenza in amministrazione da quindici anni, l’altro consigliere da una legislatura) obiettivamente fa un po’ pensare circa la stoffa di cui sono fatti i due. Ma anche che, probabilmente, ha influito la figura non proprio brillantissima che la coppia ha fornito nella vicenda congressuale; e, evidentemente, pure le nostre pubbliche rimostranze hanno avuto un peso.

Tre mesi sono trascorsi, ma sono stati tre mesi di silenzi da parte degli organi ufficiali di garanzia del PD, sia a livello provinciale che regionale. Silenzi verso i nostri legittimi ricorsi.
Se però qualcuno pensava che ci saremmo stancati, si sbagliava di grosso, visto che noi siamo ancora qua.
Nei giorni scorsi abbiamo quindi scritto al segretario regionale Martella e alla segretaria nazionale Schlein.

Abbiamo inviato loro tutta la documentazione prodotta in questi mesi; abbiamo dato la disponibilità per un incontro, chiedendo se non intendano far valere il loro ruolo per ristabilire la democrazia e la legalità, in primis analizzando e pronunciandosi sui nostri ricorsi.

Li abbiamo altresì informati che ora la situazione è radicalmente cambiata: infatti in Comune ora siede Irene Bononi, che pure noi abbiamo convintamente appoggiata.

Inoltre, abbiamo informato i due segretari di un nostro profondo convincimento, cioè che ora ai gruppi famigliari Ziosi e Mollaroli non interessi più nulla del circolo di Occhiobello. Circolo che ha invece bisogno di riprendere l’iniziativa politica, di riaprire la propria sede (rimuovendo la polvere che si è accumulata in tre anni), di far ripartire il tesseramento con criteri trasparenti.

Ci siamo anche permessi di prendere in esame la situazione provinciale che, in particolare modo dopo la debacle elettorale rodigina (LEGGI ARTICOLO), ha bisogno di un nuovo gruppo dirigente, cristallino e libero da condizionamenti dai signori delle tessere.
Qualcuno ci prenderà finalmente in considerazione?
Lo speriamo vivamente; in caso contrario, ne trarremo le dovute conseguenze” concludono da Occhiobello Roveroni, Bisquoli, Fuso e Vallese.

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