LUSIA (Rovigo) – Luca Prando si ricandida per la terza volta a guidare la comunità del vivace centro a ridosso dell’Adige e questa volta non avrà rivali, se non il Commissario prefettizio, in caso di mancato raggiungimento del quorum minimo necessario.
Questa tornata elettorale, infatti, il Sindaco uscente non ha competitori, dal momento che una ventilata seconda lista composta dal mondo produttivo agricolo che caratterizza il tessuto sociale di Lusia, semplicemente non c’è.
Lista unica, dunque, per Lusia, ma Prando è convinto che ci sarebbe stata comunque una continuità amministrativa anche nel caso in cui a lui non fosse stato concesso di ripresentarsi come sindaco per la terza volta, perché il gruppo uscente è affiatato ed ha lavorato con coesione ed entusiasmo. “Nel caso che la legge non mi avesse consentito la ricandidatura, – spiega – avremmo continuato comunque con nostro simbolo e trovato qualcuno capace di portare avanti il progetto”.
“Ho iniziato 10 anni fa, – racconta il Sindaco – partendo da zero ma con entusiasmo, poi siamo stati riconfermati col 70% dei consensi ed ora vorremmo completare i molti progetti intrapresi, primo fra tutti la ristrutturazione completa delle ex scuole elementari che saranno adibite a biblioteca e museo storico”.
Pensando alla continuità amministrativa futura, nella lista di dieci candidati compaiono diversi volti nuovi (alcuni molto giovani) fra i quali spiccano Giordano Aglio (presidente della Confederazione italiana agricoltori della provincia di Rovigo) e Ettore Pellegrini (Gruppo giovani della Lega). Gli altri sono Francesco Panin, Sofia Marinello, Marcello Mazzucco, ed Elisa Poli.
Sulla mancanza di una lista alternativa Prando aggiunge: “So che hanno provato fino all’ultimo minuto a presentarla ma, evidentemente fare politica è più difficile di quanto sembri dall’esterno”. Luca Prando lo sa bene perché ricoprendo il ruolo di Presidente della Conferenza dei Sindaci sa che: “Amministrare una comunità richiede tempo, passione e grande motivazione e, mi creda, non è facile coniugare tutte queste cose”.
D’altra parte, consapevole delle difficoltà dei piccoli comuni anche il Legislatore, col “Decreto elezioni”, è recentemente intervenuto per evitare i possibili commissariamenti. È stato abbassato il quorum necessario per la validità della tornata elettorale al 40%, escludendo anche dal computo gli elettori iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).
Ora non resta che vedere se a Lusia sarà superato il quorum.
Ugo Mariano Brasioli