Commozione e sorrisi per Fulvio Fiorini, Nefrologia, Andrea Frigato, Medicina trasfusionale, Pietro Amistà, Neuroradiologia

ROVIGO – L’Azienda Ulss 5 saluta oggi, venerdì 23 Agosto 2023, tre grandi medici che entrano in pensione: Fulvio Fiorini, Direttore della Nefrologia e del Dipartimento medico specialistico, Andrea Frigato, Direttore del Dipartimento di Medicina del sangue, e Pietro Amistà, Direttore della Struttura di Neuroradiologia. Un saluto che vale anche la più profonda gratitudine: hanno creato e sostenuto strutture di diagnosi e cura d’altissimo livello, luoghi di formazione e di crescita scientifica in Azienda Ulss 5 Polesana.

“Lascio un gruppo coeso, il nostro polo è sede nazionale di riferimento per l’ecografia nefrologica, da sempre al passo con le più moderne attrezzature e tecniche, e centro di formazione per gli specializzandi, sono fiero dei miei collaboratori con la certezza di aver colmato gli anni di servizio buona sanità, come le aree nuove la dialisi, l’acquisizione, nel 2020, dei nuovi monitor per le tre sedi di emodialisi – si racconta Fulvio Fiorini,  anche Presidente della Società triveneta di Nefrologia  – Il rene è un organo straordinariamente importante, e la prevalenza di malattia renale cronica è maggiore del diabete, a Rovigo abbiamo 20.000 nefropatici, auguro buon lavoro a tutto il mio team, ricordo che la nostra cifra è aver sempre offerto ai pazienti opportunità di servizi e prestazioni sempre più specializzate e innovative”. Negli ultimi 4 anni, la Struttura di Nefrologia ha effettuato 1065 ricoveri, 261.680 prestazioni ambulatoriali nei tre ospedali, ben 3050 interventi chirurgici. 

Piero Amistà è stato invece il pioniere della Neuroradiologia, una disciplina di straordinaria precisione che si occupa della diagnosi e cura micro-invasiva delle patologie del sistema nervoso, del rachide e dei sistemi ad essi collegati. “Arrivai da solo solo, nel giugno 2008, per creare la Neuroradiologia in Polesine. Oggi il team di 5 Dirigenti Medici, personale tecnico e infermieristico. Possiamo contare su dotazione strumentali di ultimissima generazione tra cui una risonanza magnetica a tre tesla, completa di tutte le applicazioni. Negli ultimi anni è stato acquisito un angiografo biplano indispensabile per l’attività interventistica neuroradiologia, posizionato in sala operatoria con configurazione ibrida per permettere interventi combinati con le chirurgie. Attualmente è in fase sperimentale l’uso di una risonanza magnetica mobile. Oggi possiamo offrire tutte le prestazioni diagnostiche ad adulti e bimbi, per procedure interventistiche vascolari, spinali e vertebroplastica: lascio un gruppo competente e affiatato, con ottimi livelli di professionalità ed elevata qualità di prestazioni, in particolare nella sala angiografica ibrida dove si è sviluppata un’esperienza altamente innovativa”. Negli ultimi 4 anni, la Struttura di Neuroradiologia ha effettuato ben 43.219 prestazioni ambulatoriali e 5815 interventi e delicate procedure chirurgiche. 

Lascia anche Andrea Frigato, Direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale: il sangue è la prima medicina, come spiega orgoglioso “Il mio staff lavora nelle tre sedi ospedaliere di Rovigo, Adria e Trecenta con 6 medici, 1 biologo, 13 infermieri, 11 tecnici, 2 amministrativi 1 OSS.  Con il meraviglioso rapporto che ci lega ad Avis e Fidas, le associazioni di donatori, realizziamo la raccolta del sangue, che, ogni anno conta 18.500 accessi connessi alle donazioni – spiega Frigato – abbiamo attivato un servizio di telemedicina, diversi ambulatori per trasfusioni terapeutiche, cura delle anemie. Donare il sangue è un gesto concreto di solidarietà. Significa letteralmente donare una parte di sé e della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, qualcuno che ne ha un reale e urgente bisogno. Attraverso il Dipartimento aziendale di medicina del sangue dell’Azienda Ulss 5, ad Avis e Fidas, la provincia di Rovigo registra il più alto indice di donazioni del Veneto”.  Negli ultimi 4 anni, il Dipartimento Trasfusionale ha effettuato 118.949 prestazioni ambulatoriali nei tre ospedali, per pazienti ricoverati, pazienti ambulatoriali e per pazienti del Pronto Soccorso. “Le culture anglofone usano il verbo Serve, nell’accezione di essere a disposizione della comunità, invece di work, lavorare, per chi, come i nostri tre primari, ha dato tutto sé stesso nella professione, nella cura, nel fare formazione ai più giovani collaboratori.  E’ giusto raccontare l’Azienda e le sue storie, storie fatte da uomini e donne che ogni giorni ci sono, e sono in prima linea davvero, in ogni ruolo – conclude Pietro Girardi, Direttore Generale – grazie a Fiorini, Frigato, Amistà, per quello che hanno dato, perché le persone sono quello che sanno donare: questa è una Azienda generosa”.

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