Lorenzo Valentini si congeda dalla politica e spiega perché

L’ex assessore di Lendinara (Rovigo) ritiene che la sua azione politica sia stata ostacolata da colleghi. Dai lavori alla tribuna dello stadio al Bike Sharing, ne ha per tutti

LENDINARA (Rovigo) – In una conferenza stampa, organizzata venerdì 3 maggio, accompagnata da una lettera aperta ai concittadini, Lorenzo Valentini spiega perché, dopo 11 anni d’impegno, lascia la politica.

In questo momento di commiato, – esordisce l’ex assessore – desidero rivolgervi un sentito saluto e un profondo ringraziamento. Sono stati, grazie a Voi, “11 anni” vissuti come cittadino, Consigliere e come Assessore comunale a servizio della comunità. Ho affrontato questa avventura nel 2013 con grande entusiasmo, per garantire fin dall’inizio trasparenza, chiarezza e diritti (durante il presunto ed insediamento nel territorio di centrali denominate “industrie insalubri di prima classe”)”.

Valentini (che non nasconde anche motivi personali nella rinuncia) ritiene che la sua azione politica sia stata ostacolata da colleghi che esercitano una “subdola politica … che maschera sotto false apparenze, intenti non lodevoli, arrivando per alcuni casi, all’inosservanza di regolamenti e al mancato rispetto dei ruoli, al punto da creare “falsi verbali” con relative false firmeal solo scopo di sottrarmi il mio ruolo da assessore”.

Dichiarazioni pesanti ma che, a suo dire, trovano riscontro nei verbali del consiglio comunale e nella dichiarazione del Presidente del Consiglio Nico Pavarin.

Senza giri di parole l’ex assessore fa i nomi degli autori: Federico Amal, Loris Tietto, Gino Zatta e ovviamente il sindaco Luigi Viaro con la complicità della restante maggioranza.

Dovete sapere che – prosegue Valentini – tolte le deleghe da Assessore, non mi hanno concesso la possibilità di svolgere il ruolo da Consigliere, negandomi la condivisione e la collaborazione, escludendomi e negandomi le richieste di accesso agli atti”, violando il dirittod’informazione dovuto agli eletti. È stato soprattutto il presidente del Consiglio Nico Pavarin, che sarebbe venuto meno agli obblighi d’imparzialità riportati nel “Regolamento comunale” ma chiama in causa anche il segretario generalePalumbo. Un atteggiamento che a suo dire rivela la mancanza di rispetto verso gli elettori.

Di più, l’ex assessore denuncia “La mancanza di controllo degli appalti (la tribuna del Perolari su cui pendono due cause, con aumento spropositato dei costi che ricadranno inevitabilmente alla comunità), il non aver realizzato l’opera più importante per il completamento della zona sportiva, “la pista ad anello” per le varie discipline, il non aver incassato la fideiussione bancaria a garanzia per le opere di compensazione destinate alla realizzazione del tratto ciclo/pedonale dal distributore Agip al Cimitero, l’abbandono ed il degrado relativo al servizio pubblico di Bike Sharing, l’assenza di controllo nella realizzazione del ponte ciclo/pedonale di San Biaggio, le difformità durante la realizzazione, l’aumento dei costi,  la volontà di tenere per anni la viabilità sottostante il campanile di Santa Sofia chiusa, la mancata stipula della convenzione per la compensazione ambientale, inerente l’industria insalubre sita nella frazione di Ramodipalo denominata Bio Power che avrebbe dato al Comune un milione e mezzo di euro …e molto altro ancora”.

La verità è che: “Alle elezioni amministrative di giugno, probabilmente, ci troveremo a dover scegliere le stesse persone che hanno saputo solo ed esclusivamente pensare al loro consenso e visibilità … dimenticandosi delle promesse elettorali e dell’interesse e il bene della comunità” segnando, a suo parere, un segno inequivocabile di degrado politico.

Quindi appello finale ai concittadini: “Diffidate da queste persone e dai loro soliti slogan… Per esperienza personale posso affermare, con documenti alla mano, che una volta eletti tutto sarà disconosciuto e persino traditi gli accordi sottoscritti tra le parti politiche”.

Ugo Mariano Brasioli

One Comment
  1. lascia la politica (forse) un mese prima delle nuove elezioni amministrative…chissa’ perchè non l’ha fatto prima..detto quersti,dice che è amministratore a Lendinara da 11 anni…la domanda sorge spontanea:che tracce ha lasciato ai lendinararesi?? solo sterili polemiche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie